MATRIMONI OMOSESSUALI
Tira un'aria burrascosa in questi giorni a Quinto di Treviso, dove due coniugi omosessuali hanno visto annullare il loro matrimonio, avvenuto negli...
Debora Da Dalt
Tira un'aria burrascosa in questi giorni a Quinto di Treviso, dove due coniugi omosessuali hanno visto annullare il loro matrimonio, avvenuto negli Stati Uniti, poiché << non conforme alla legge italiana>>. Ovviamente questo fatto non è passato inosservato e per giorni, nella nostra provincia, non s'è parlato di altro.
Le persone più anziane e quelle legate alle nostre tradizioni hanno posto un bel NO di fronte alla domanda riguardo il loro favore o meno alle unioni fra persone dello stesso sesso, mentre l'altra metà della popolazione trevigiana ha voluto offrire il proprio assenso
Io, da questa scrivania, voglio poter esprimere la mia opinione accostandomi a coloro che dicono SI' all'amore, di qualunque genere sia. Sono chiari i motivi per cui la Chiesa e le istituzioni avversano certi tipi di rapporti amorosi, ma sinceramente non riesco ad approvarli: non riesco ad accettare l'idea che una Chiesa, che professa l'amore per il prossimo, possa vietare l'amore fra due persone. Cosa c'è di male, dico io, nell'amare una persona dello stesso sesso?
Spesso gli alti prelati si rifanno al concetto di perversione, ma cosa c'è di pervertito in un amore nato da una persona biologicamente "naturale"? Come si può parlare di "innaturalità" di un rapporto? (Oltretutto a me sembra perversione - contro natura - privare anche agli ecclesiastici della possibilità d'avere una compagna).
Cosa c'è di più intimo e vero di un sentimento nato dal cuore?
Più volte mi è capitato di sentir dire che un omosessuale è una persona con problemi e con "qualcosa in meno rispetto le persone normali". Niente di più assurdo, penso io, dato che moltissimi geni della storia erano e sono omosessuali. Fra i miei amici annovero varie conoscenze gay e devo dire che non hanno nulla da invidiare agli eterosessuali, assolutamente nulla.
Non capisco tutto l'astio che c'è nei loro confronti: che male fanno?
Storicamente, si sa, è stata la Chiesa a recriminare questo tipo d'unione, ma la natura non ha mai posto dei limiti. Come possiamo noi porre dei limiti ai sentimenti?
La libertà va limitata nel momento in cui si intralcia lo spazio altrui, ma che spazio intralciano due persone che si amano? Oltretutto, pensateci, se due omosessuali dichiarano al mondo di volersi bene, questi se ne vogliono davvero perché per loro è più difficile ammetterlo.
E' meglio accetto, quindi, un matrimonio falso e fatto di convenienza e superficialità di un'unione basta sul rispetto e il reciproco affetto?
Pensateci!
Debora Da Dalt
Nelle immagini: il sit in contro le discriminazioni a Treviso il 23 ottobre 2009 (Foto Balanza)