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25 aprile 2024

Mi fermo a prendere due cose...

- Tags: spesa, Pubblicità, spreco alimentare

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Eva Da Ros | commenti | (3)

Le porte del supermercato si spalancano accogliendovi in un ambiente caldo e luminoso, regalandovi subito i colori sgargianti di frutta e verdura, occhieggiando così al vostro inconscio salutista.

Ci avete mai pensato? Il primo reparto non è la pescheria o la macelleria, ma spesso l'ortrofrutta. Niente in un supermercato è casuale. Nemmeno la musica...più è lenta più il vostro incedere rallenta e più tempo passate nel supermercato più comprate!

Ma torniamo indietro: avete scelto carrello o cestino? Sì, fa la differenza. Più è grande più acquistate. Con il cestino dopo un po' dovete rinunciare ad aggiungere prodotti, rischiate sennò di lasciare la scia come pollicino.

Sempre per l'idea che “più riempio meno compro” gli articoli ingombranti sono esposti alla fine del percorso; trovate mai la carta igienica o le casse d'acqua all'inizio della spesa?

Quante volte vi fermate per prendere “giusto due cose per stasera” e uscite con la borsa piena? Le offerte della settimana, il prodotti accumula-punti, il 3x2, se acquisti quello ti regaliamo l'altro.
E così in Italia si buttano nella spazzatura 4 mila tonnellate di cibo al giorno, ventiduemila tonnellate al giorno negli USA.
Spreco di risorse e di denaro.

Fare una spesa intelligente è possibile con semplici accorgimenti:
> lista alla mano (e rispettarla)
> andate a pancia piena (altrimenti il radar per le schifezze rimane attivo)
> preferite il cestino al carrello
> evitate i corridoi “tentazione”
> leggete gli ingredienti di ciò che state comprando, forse è la volta buona che lo rimettete sullo scaffale
> ricordatevi che una volta che ce l'avete in casa lo mangiate...se non c'è è tutto più facile

E così siamo giunti alla fine della spesa.
Ah no, ho dimenticato lo zucchero! Dove sarà?
Percorrete in lungo e in largo il supermercato alla ricerca di quella preziosa polverina, che accuratamente evitano di mettere in un punto facile, cosicchè dovrete girare un po' di corridoi e addocchiare qualche offeta prima di trovarlo e dirigervi verso le casse con lo zucchero...e qualche altro prodotto trovato nel frattempo.



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In questi periodi di crisi bisogna spendere per muovere l'economia altrimenti chiudono pure i supermercati!(vedi 2 Billa a Vittorio Veneto) Altro che spesa intelligente!
quando si fa una spesa bisogna comportarsi così:
>non andate con lista alla mano
> andate a pancia vuota (così il radar per le schifezze rimane attivo)
> preferite il carrello al cestino
> andate nei corridoi “tentazione”
>Non leggete gli ingredienti di ciò che state comprando, che vi frega
> ricordatevi che una volta che ce l'avete in casa lo mangiate...se non c'è non potete mangiarlo!

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Spero poi non se ne avrà a male quando le sue tasse aumentarenno anche per sostenere la spesa pubblica sanitaria che per un obeso è di circa il 25% superiore alla media (esami, visite, farmaci, ricoveri, assenze dal lavoro).
Facciamo girare l'economia delle realtà locali, non delle multinazionali delle merendine e della diet industry: un buon panino all'uvetta del panificio, frutta e verdura del produttore locale e così via...
Le posso garantire che si può far girare l'economia dei supermercati spendendo quanto si vuole, senza cadere nel junk food.

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Io vivo in quel di Torino e gli Ipermercati ed i centri commerciali si sprecano, ma alla fine, dopo aver sprecato molto, ho trovato la mia ricetta per il risparmio.
Vado negli Iper una volta al mese ed acquisto solo prodotti a lunga scadenza.

Verificate sempre i prodotti a marchio del supermercato spesso sono prodotti da marchi conosciuti,guardate nelle etichette di salse, sottolio, biscotti , succhi di frutta, la ditta ed il luogo di produzione....

Non acquisto mai frutta e verdura all'Iper, trovandole molto più convenienti nei mercati rionali ed inoltre ho anche constatato che frutta e verdura acquistata al mercato si conserva più a lungo in frigorifero, rispetto a quella acquistata al Ipermercato.

Prendo il pane dal panettiere e faccio la spesa al supermercatino vicino casa, dove prendo quasi giornalmente quello che mi serve, just in time insomma.

Per la carne, applico il motto "meglio poca ma buona ... anche se costa un po di più" e mi rifornisco dal macellaio di fiducia.

Non sprecare si può basta un po di disciplina.

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