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24 aprile 2024

Castelfranco

Il miglior musetto del mondo? Realizzato da maiali allevati al suono della musica

Pierluigi De Meneghi di Spresiano si è aggiudicato il primo premio nel Campionato del musetto tenutosi a Cendrole. Il sindaco Guidolin: «Riese Pio X capitale veneta del maiale».

| Leonardo Sernagiotto |

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L'Ingorda Confraternita del Musetto con il vincitore Pierluigi De Meneghi

RIESE PIO X - Il suo segreto è il rispetto per i maiali. Li alleva all’aperto, d’estate li rinfresca con una doccia e li tiene puliti. Il cibo è tutto a chilometri zero: mais, frumento e orzo. Ma l’ingrediente in più è la musica: la radio trasmette (quasi) sempre per allietare i suoi suini. Dice che il trucco glielo ha insegnato un veterinario trent’anni fa: se le mucche ascoltano la musica, fanno più latte. Così i maiali: se vengono trattati bene, la loro carne è migliore.

Protagonista è Pierluigi De Meneghi, piccolo produttore locale di Spresiano, dove alleva 30 maiali all’anno nell’azienda aperta nel 2015 sul solco di una decennale tradizione familiare. Lunedì sera, giorno di sant’Antonio abate, protettore dei norcini, il suo musetto è stato giudicato il migliore nel primo “Campionato mondiale di museto”, tenutosi presso la Caneva dei Biasio. «Il museto è un insaccato che ha bisogno di molte, molte attenzioni. Molti lo sottovalutano, ma mi sento di dire che è l’insaccato più difficile da fare» ha commentato il neovincitore.

Dei 24 concorrenti (23 trevigiani e un veneziano), oltre all’oro di De Meneghi, la medaglia d’argento è andata all’azienda agricola “Carlin” di Guia di Valdobbiadene e quella di bronzo agli studenti dell’Istituto agrario Sartor di Castelfranco Veneto. Una vittoria, quella di De Meneghi, che non è una sorpresa per gli innamorati dell’insaccato: il re della cotica aveva già vinto la competizione nel 2020, subentrando nell’albo d’oro a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019).

Presente in giuria anche l’assessore regionale alle politiche agricole Federico Caner, che si è confrontato con l’esame visivo e tattile della fetta, l’esame olfattivo e quello gustativo, dichiarando: «C’era tanta qualità, non è stato facile scegliere il migliore. Significa che il nostro territorio ha una marcia in più anche da questo punto di vista». Soddisfatto anche il sindaco di Riese, Matteo Guidolin: «Riese Pio X è ormai capitale veneta del maiale, siamo un punto di riferimento per un prodotto che sta riacquistando sempre più prepotentemente la dignità gastronomica che gli spetta, un capolavoro che nobilita le parti più umili del suino».

 


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Leonardo Sernagiotto

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