MILANO - Non ce l'ha fatta Daniele Carella, 21 anni, una delle cinque persone aggredite sabato mattina a Milano, in zona Niguarda a colpi di piccone da un cittadino ghanese, Mada Kabobo.

"Alle ore 10.50 è stata dichiarata la morte cerebrale a seguito del grave trauma subito da Daniele" ha detto commosso Giuseppe Genduso, direttore sanitario dell'ospedale Niguarda. "La commissione medica ha ultimato le procedure di verifica sullo stato di morte cerebrale alle ore 17.00", ha aggiunto in un incontro con la stampa, annunciando che "la mamma e il papà di Daniele hanno deciso di consentire il prelievo di tutti gli organi" per il trapianto. "Hanno detto che 'il bene vince sul male'" - riporta Genduso - Doneranno cuore, polmoni, reni, pancreas e fegato, e anche i tessuti come cute, tratti vascolari e cornee, in diverse sedi sia a Milano che in Italia".

Una decisione presa, continua il direttore, "nella convinzione che questa sia l'unica risposta in favore della vita che continua, nonostante questo episodio di violenza insensato. Il ragazzo è arrivato in ospedale in condizioni gravissime - ricorda Genduso - perché i vasi cerebrali erano profondamente danneggiati e sono difficilissimi da riparare. Il tipo di lesione era veramente complessa. La speranza non si abbandona mai, però abbiamo dei limiti. Le lesioni erano molto profonde - precisa il direttore sanitario - anche perché il piccone è uno strumento terribile". Daniele e' stato sottoposto a "2 interventi di 2-3 ore l'uno, ma di fatto - puntualizza Genduso - non si è mai interrotto il lavoro di equipe su di lui".

Intanto quattro bottiglie molotov sono state ritrovate questa mattina sulla rampa di accesso del garage di un centro per rifugiati in via Antonio Fortunato Stella a Milano. La via si trova nel quartiere Greco, nei pressi della zona di Niguarda dove sabato si è consumata la tragedia delle aggressioni a picconate.

Questa mattina (14 maggio) è deceduta un'altra delle persone aggredite da Kabobo. La vittima e' il 64enne ricoverato nel reparto di neurorianimazione del Policlinico.

(Adnkronos Salute/Ign)