Mogliano, il Cinema Teatro Busan è pronto per la ripartenza
La riapertura è prevista per il 6 maggio con i film Nomadland, Minari e Amélie; prevendite già online
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO VENETO – Dopo sei lunghi mesi i moglianesi potranno tornare al cinema: il 6 maggio riapre il Cinema Teatro Busan.
La sala cinematografica, punto di riferimento per la Città da un secolo, ha conosciuto nuova linfa vitale quando nel 2015 è stata presa in gestione da Nicola Frasson e Giulio Giovannini, due giovani ragazzi appassionati che hanno deciso di offrire a Mogliano un luogo in cui poter vivere la cultura a tutto tondo. Con Nicola abbiamo parlato dell’imminente riapertura.
È tutto pronto per la ripartenza?
“Siamo pronti per ripartire in sicurezza. La difficoltà principale è data dal coprifuoco: abbiamo rivisto la programmazione e anticipato l’ultimo spettacolo alle 19.30”.
Come avete vissuto questi mesi di chiusura?
“Per noi fare cinema è una necessità: non è solo un lavoro ma è anche la nostra passione. Ci sono mancati i nostri clienti, con i quali abbiamo un rapporto umano, di reciproca stima. Chiaramente è mancato anche il sostegno economico, siamo stati per lungo periodo in cassa integrazione. Oggi più che mai va ricordato che dietro alle attività culturali ci sono persone che lavorano: bisogna uscire dall’idea che la cultura non fa economia”.
Si riparte con Nomadland, Minari e Amélie, come mai avete scelto questi film?
“La nostra programmazione offre una vasta scelta ai clienti, dai film un po’ più commerciali a quelli d’essai. La prerogativa però è quella di mantenere un livello qualitativo alto. Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario di Amélie, per questo abbiamo pensato di proporre un film evento. Nomadland e Minari sono invece film che sono stati premiati agli Oscar 2021 e che abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima; rappresentano un ottimo modo per riniziare”.
Come è stata la risposta del pubblico?
“C’è stato un grande riscontro, e di questo ne siamo lieti ed entusiasti. Da quando abbiamo dato la notizia che avremmo riaperto moltissime persone ci hanno contattato per informazioni – i biglietti infatti sono già acquistabili online - ma anche per chiedere se avessimo necessità di aiuto. Si sente che c’è bisogno di cinema”.