IL MONASTERO E LA CITTA', DA 100 ANNI INSIEME
Domenica la presentazione del libro dedicato a San Giacomo e al suo monastero
Vittorio Veneto – Il monastero cistercense dei Santi Gervasio e Protasio, la villa Calbo Crotta con il suo brolo e i rapporti con la città sono al centro di un prestigioso libro e di un incontro pubblico.
Domenica 25 ottobre alle ore 16,30, all’interno del monastero di San Giacomo, sarà presentato il volume di Piergiorgio Ditadi e Paola Filippi “La villa, il brolo, il monastero e la città”, edito da Dario De Bastiani editore. La presentazione vedrà la partecipazione di Guglielmo Monti, già soprintendente ai Beni architettonici e culturali del Veneto orientale, Stefano Zaggia, professore di storia dell’architettura all’Università di Padova, e Vittorio Filippi, docente di sociologia presso l’ISRE di Venezia.
Un evento che vuole festeggiare con la partecipazione della collettività vittoriese il centenario dell’insediamento della comunità monastica cistercense a San Giacomo di Veglia.
La “festa di compleanno” della comunità claustrale sangiacomese sarà un vero e proprio evento culturale: il convegno letterario è stato abbinato a un omaggio musicale con l’esibizione del duo pianistico Antonella Cadalt - Bruno Bit. Cadalt e Bit eseguiranno al pianoforte a 4 mani musiche di Ludvig van Beethoven, Franz Schubert e Claude Debussy.
Autori del volume dedicato alle relazioni tra San Giacomo di Veglia e la comunità monastica che vi si trasferì nel 1909 sono gli architetti Piergiorgio Ditadi e Paola Filippi, entrambi laureati con il massimo dei voti in Architettura, con indirizzo Restauro, allo IUAV di Venezia.
Uniti nel lavoro come nella vita, dieci anni fa hanno avviato a Treviso l'Arkè Studio: una realtà specializzata in conservazione, tutela e restauro. Fin dal 1996 svolgono incarichi di ricerca e consulenza per il Ministero dei Beni Culturali, per la Direzione Regionale del Veneto e per la Soprintendenza del Veneto Orientale. Esperti in ambito Beni Culturali e paesaggistici, sono tra gli studi accreditati all'Arcidiocesi dell'Aquila presso la CEI per intervenire nelle zone colpite dal sisma.