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10 ottobre 2024

Treviso

Cento migranti in condomini a Quinto: residenti in strada a protestare

Sono stati sistemati in una trentina di appartamenti sfitti

| Matteo Ceron |

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Cento migranti in condomini a Quinto: residenti in strada a protestare

QUINTO - Alcune famiglie residenti in un complesso di due condomini a Quinto di Treviso hanno dato vita a una manifestazione di protesta dopo l'arrivo, in una trentina di appartamenti sfitti negli stessi immobili, di un centinaio di profughi inviati dalla Prefettura di Treviso.

Gli stranieri fino a ieri erano stati ospitati in strutture temporanee ma non idonee del Comune di Treviso o in altri locali appartenenti a parrocchie ed associazioni, e la collocazione trovata a Quinto è resa possibile da una convenzione fra la società immobiliare proprietaria dei condomini e una cooperativa sociale incaricata della gestione dei rifugiati.

La protesta è collegata anche al timore di una perdita di valore delle case a causa della presenza degli stranieri, sistemati in questo caso in via non provvisoria.

L'intenzione di manifestare davanti alla prefettura di Treviso, inizialmente annunciata dagli interessati, è per il momento rientrata. Molti degli inquilini sono poi ritornati nelle rispettive abitazioni mentre altri continuano a protestare controllati dalle forze dell'ordine.

 Zaia, risposta durissima a incapacità governo

"Come annunciato ieri in occasione del caso-Eraclea, questa situazione non può andare avanti. Meditiamo una risposta durissima ed incisiva, che denunci l'incapacità di Governo e Viminale di far fronte alla gestione dei migranti in Veneto". Il governatore del Veneto Luca Zaia interviene in merito alla rivolta dei residenti di Quinto di Treviso, dove stamattina la Prefettura ha disposto il trasferimento di 100 profughi provenienti dall'ex Trevisoservizi e da Villorba.

 

"Ormai non sono più solo i sindaci a ribellarsi, ma anche i cittadini, in un territorio che continua a pagare un prezzo elevatissimo a causa del dilettantismo di Renzi e Alfano. Fa bene la gente a reagire contro un Governo che oggi in un comune da 9.000 abitanti scarica senza preavviso due corriere di clandestini, senza identità, senza storia, senza controlli medici. Soggetti che presto cadranno nelle reti della criminalità organizzata, perché non c'è speranza di futuro in una regione con 174.000 disoccupati di cui 40.000 immigrati regolari. Quanti di questi ospiti a Quinto saranno domattina già dispersi sul territorio, andando ad aggiungersi a quei già 7.000 che, per ammissione degli stessi Prefetti, vagano come fantasmi in Veneto e risultano irreperibili?".

"Ben 574 sindaci della regione han detto basta, ed oggi anche i cittadini - conclude Zaia -. Giustamente siamo tutti stanchi di pagare un prezzo così elevato all'insipienza del Governo, che come nel caso di Eraclea è deleteria per i residenti, per gli amministratori e per gli operatori commerciali o turistici".

 


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Matteo Ceron

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