Aeroporo Trieste, "Prosecco boicottato dopo servizio Report"
Bottega accusa: "Ci viene richiesto che l'inaugurazione venga fatta senza stappare bottiglie di Prosecco"
| Redazione |
GODEGA DI SANT'URBANO - "A due giorni dall'inaugurazione del nuovo spazio all'interno dell'aeroporto di Trieste Ronchi dei Legionari, dove l'azienda Bottega ha introdotto il concept Prosecco Bar con gli abbinamenti enogastronomici ad esso collegati, ci viene richiesto dalla Regione Friuli Venezia Giulia che l'inaugurazione venga fatta senza stappare bottiglie di Prosecco, a causa dell'immagine ad esso collegato dopo il servizio trasmesso da Report, lunedì 14 novembre".
Lo sostiene Sandro Bottega, presidente di Bottega spa, azienda di Godega di Sant'Urbano, che in una nota "si scusa se il 25 novembre non verranno serviti i propri vini, se gli scaffali saranno vuoti, se nessun incaricato dell'azienda sarà presente all'inaugurazione". "Il Prosecco è un vino sano - conclude l'imprenditore - come certificato dalla Ulss 7 e dal Consorzio di tutela. Solo una piccola parte della produzione complessiva può essere assoggettata alle accuse ipotizzate da Report e in ogni caso la politica non può fare proprie le argomentazioni di una trasmissione televisiva e acquisirle aprioristicamente, come fossero una sentenza, una verità assoluta o forse un pretesto per fini elettorali".
Diversa la versione sul presunto "boicottaggio" della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia e Chef Express che in una nota precisano che "per il solo evento di inaugurazione della nuova area partenze intendono offrire agli invitati, quale omaggio al territorio, specialità e vini regionali". "Il nuovo punto Chef Express - prosegue la nota congiunta - presenterà alla clientela in Aeroporto, già dal primo giorno di apertura e per tutto l'anno, un'offerta commerciale di prodotti nazionali e regionali molto ampia e di elevata qualità. Non esiste da parte di Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa alcuna volontà di escludere dall'offerta della propria ristorazione il Prosecco o altri vini italiani. Né tanto meno esiste una prevenzione nei confronti del Prosecco, prodotto tra l'altro - conclude il testo - anche da molti vignaioli della regione".