Arresti per furti e rapine in Veneto, il capo di Castelfranco
Cristian Gabrieli, 38 anni, per i carabinieri era promotore dell’organizzazione sgominata a Padova
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - I carabinieri di Padova dalle prime luci dell'alba sono impegnati nell'esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Padova, nei confronti di 9 soggetti che rispondono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio e rapine.
Una donna, invece, è destinataria della misura cautelare dell'obbligo di dimora. L'indagine, denominata convenzionalmente "Gitane Slot", ha consentito di disarticolare un gruppo criminale caratterizzato da una struttura ben organizzata che operava in più province venete, costituito da più persone impiegate nella commissione dei furti e rapine.
L'attività investigativa ha consentito di scoprire gli autori di 13 rapine perpetrate a sale slot, supermercati ed aree di servizio, nonché il furto e la ricettazione di 11 autoveicoli, utilizzati per commettere le rapine.
L'indagine ha portato ad annientare un sodalizio criminale caratterizzato da una struttura ben organizzata che operava in più province venete, costituito da più persone impiegate per compiere furti e rapine, oltre ad altri fiancheggiatori col ruolo di collegamento e logistico.
Per i carabinieri il capo era Cristian Gabrieli, 38 anni, di Castelfranco, promotore e organizzatore del sodalizio, che pianificava gli obiettivi da colpire mediante preventivi controlli, organizzava l'attività addestrativa dei membri, anche con l'uso di armi da fuoco, pianificava i furti e la ricettazione di auto da usare per commettere reati. Tutto ciò avveniva con il supporto degli altri membri a cui veniva affidato un distinto compito che andava dalla commissione dei colpi, al reperimento delle armi da fuoco, al controllo degli automezzi dei sodali per escludere la presenza di apparati idonei ad intercettare le comunicazioni e il tracciamento, al furto di targhe ed auto da utilizzare per i colpi.
L'indagine era iniziata nel 2015 col monitoraggio di alcune rapine ai danni di sale slot, per lo più gestite da cinesi che venivano spesso malmenati. E' emerso che gli indagati, tutti di etnia sinti, avevano compiuto alcuni furti di auto e fatto rapine in aree di servizio. La svolta il 16 febbraio 2016 quando l'Arma ha arrestato Gabrieli, Davide Cavazza, 42, di Loreggia (Padova) e Rej Relandini, 27, di Vedelago, nelle cui case sono stati trovati elementi che attestavano il loro coinvolgimento negli assalti. Successivamente sono stati individuati i complici e, anche grazie alle intercettazioni, delineato l'organigramma della banda che in molti casi non ha esitato nei vari colpi (almeno 13 quelli accertati) ad usare armi semiautomatiche, revolver, kalasnikov e fucili con canne mozze. Il gruppo e' accusato anche di ricettazioni di 18 veicoli rubati e utilizzati per i colpi.