ODERZO / MOTTA DI LIVENZA - Ben tre i candidati dell’opitergino mottense al Parlamento, non era mai successo in passato. E qualche giorno fa tutti e tre, candidati per la Lega si sono presentati al gazebo del partito allestito a Motta.

Presenti dunque Franco Manzato, già assessore regionale all'agricoltura e consigliere comunale di Oderzo. Con lui Gianpaolo Vallardi, già senatore, sindaco dapprima di Gorgo al Monticano e poi di Chiarano, attuale vicesindaco chiaranese. E Marica Fantuz, attuale sindaco di Meduna di Livenza al secondo mandato. Tra le tante domande dei passanti, la questione degli immigrati nei centri di primo soccorso e quella della crisi economica con la mancanza di lavoro.

Marica Fantuz: «Mi candido perché ritengo di aver acquisito abbastanza esperienza amministrativa; fare il sindaco è stata un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di capire quali sono le reali esigenze della gente. Andrei a Roma soprattutto per l’autonomia del Veneto, questo dev’essere il primo punto in assoluto. Ma voglio sottolineare il problema di legalità e giustizia, perché a volte i due concetti non coincidono. Ho spesso parlato con persone che hanno a cuore la legalità. Segnalando loro che la base della legalità in quanto legge in vigore dev’essere prima di tutto la giustizia. A volte i due concetti non coincidono».

Franco Manzato, opitergino, sette anni da assessore regionale all’agricoltura e turismo, oltre che consigliere a Oderzo: «Una delle questioni che mi stanno più a cuore è il fatto che i nostri territori a livello economico possono essere competitivi su base europea. Non mi riferisco solamente alle deleghe alle regioni ma soprattutto al tema della fiscalità. La libertà delle persone e delle imprese non deve prescindere da questo argomento. Oggi si parla di flat tax (ossia tassa forfettaria, cioè tassa in percentuale uguale per tutti) e questo credo sia la strada da percorrere».

Gianpaolo Vallardi, già senatore: «Non si possono mandare in pensione le persone a 67 anni o più, è inconcepibile. Non dando lavoro ai giovani, quest’ultimi non possono farsi una famiglia. Altro problema è quello dell’immigrazione. Io credo che agli immigrati dobbiamo fare una mano, ma a casa loro. Mi spiego: l’anno scorso insieme a Savno sono stato una settimana in Costa d’Avorio, ho portato dei mezzi come camion per la raccolta rifiuti. Abbiamo insegnato alle persone ad utilizzare questi mezzi. Lì stiamo realizzando un impianto per la trasformazione di rifiuto umido in compost. Se li aiutiamo a casa loro ci costa molto meno, fermo restando che in Africa vi sono delle risorse importanti».

Nella foto, da sinistra: Franco Manzato, Marica Fantuz, Gianpaolo Vallardi