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24 gennaio 2025

Treviso

IL QUADRIFOGLIO E I SUOI PRIMI 30 ANNI

La storica cooperativa per disabili festeggia il traguardo con un libro, uno spettacolo teatrale e una grande festa

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Treviso - 30 anni di vita per il Quadrifoglio, una delle prime comunità alloggio per disabili del Veneto, la prima nata a Treviso, da sempre all'avanguardia, ma anche che pone le basi per nuove strade e ambiziosi traguardi. La sede della comunità, in via Marchesan 41 a Treviso, era un ex brefotrofio di proprietà della Provincia che nel 1978 si presentava come una casa diroccata e che rappresentò la speranza di conquistare un posto in società per un gruppo di disabili che la occuparono, si è dato spazio al cammino fatto e alle prospettive future, annunciando il ricco programma di festeggiamenti del trentennale.

Tullio Giacomini ne è il presidente. La comunità conta oggi 14 ospiti e il centro diurno 11: si tratta di persone dall'età media di 50 anni e affette dalle più varie forme di disabilità fisica (da malattie congenite a disabilità derivanti da incidenti o patologie). Gli ospiti sono seguiti da 13 operatori sociosanitari OSS e da due educatori; inoltre intervengono a dare il proprio aiuto anche i volontari dell'associazione Amici del Quadrifoglio, che conta una ventina di persone.

Per i trent'anni il Quadrifoglio ha deciso di coinvolgere la cittadinanza in tre appuntamenti. Il primo è stato sabato 27 marzo, presso la Chiesa di S. Croce (Quartiere Latino) di Treviso per presentare presentato il libro “A Treviso. Storia a più voci di una comunità” a cura di Lucio Polo. Nel volume il giornalista, da sempre vicino alla comunità, ha voluto far convergere molte voci, interne ed esterne.

Così, accanto agli articoli di giornali locali che raccontano gli esordi dell'avventura della Cooperativa, trovano spazio anche i racconti e le esperienze degli obiettori che hanno prestato il servizio civile in via Marchesan, dei volontari, degli ospiti. La parte conclusiva, infine, è dedicata ad uno sguardo al domani: molti sono i sogni e le ambizioni, la costanza e la determinazione non mancano oggi come non mancarono all'inizio.

Ora la Cooperativa si prepara a “scrivere altre pagine”, per i disabili, per le loro famiglie e per tutta la comunità fedele allo spirito del lontano 1980. Il secondo appuntamento sarà lo spettacolo teatrale benefico “I recini da festa”, a cura della compagnia “I Giovani... ritrovati” con la regia Paolo Trevisi, in programma domenica 18 aprile alle 17 al Teatro Eden di Treviso. Il ricavato della vendita del libro così come quello dello spettacolo saranno devoluti al Quadrifoglio per sostenerne le attività.

Chiuderà la rassegna domenica 23 maggio dalle 15 la festa presso la Comunità Quadrifoglio, che prevede anche uno spettacolo teatrale che coinvolgerà gli ospiti e gli studenti del progetto “Scuola e volontariato” del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Treviso. “L'obiettivo di questa festa in tre tappe - spiegano gli organizzatori -è cercare di coinvolgere la cittadinanza con proposte differenti, che possano incontrare l'interesse di tutti.

Abbiamo voluto celebrare i 30 anni assieme alla città, perché da sempre il nostro scopo è stato lavorare per riuscire ad offrire quel posto in società al quale anche i disabili hanno diritto, accompagnarli nel difficile processo di integrazione. Vorremmo che Treviso ci sentisse come parte del proprio tessuto, della sua storia passata e del suo futuro”. Di futuro parla anche il presidente della cooperativa. “Dopo trent’anni, la cooperativa si sta avviando verso l’accreditamento regionale – ha detto Giacomini quale impegno formale verso le persone, il territorio di cui ci sentiamo espressione e di quella solidarietà che appartiene al cuore dell’uomo.

Questo si traduce nella possibilità di garantire un sistema di qualità agli ospiti e alle famiglie. Accanto a ciò, fioriscono i nuovi progetti riservati alle persone diversamente abili: tra questi, ricordo il progetto globale di animazione socioculturale, che include percorsi diversi, dal cineforum a “Turisti non per caso”, iniziativa che si prefigge di rendere fruibile l’intero patrimonio culturale, artistico, ambientale e storico del nostro territorio. Esiste poi anche la parte di animazione sociopolitica, che si prefigge di aiutare gli ospiti ad espletare i loro diritti e doveri con la consapevolezza che anche se “diversamente abili” si è sempre cittadini”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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