CASTELFRANCO - Sebbene il vaccino abbia portato una ventata di ottimismo per far fronte alla pandemia di Covid, quest’ultima continua a colpire duro nella nostra regione e specialmente nella Marca, con gli ospedali provinciali continuamente sotto pressione.

Anche Montebelluna soffre parecchio, dove in questo inizio 2021 si registrano oltre un centinaio di ricoveri di pazienti Covid, mettendo in difficoltà l’intera Marca occidentale, tanto che molte persone contagiate corrono il rischio di essere ricoverate negli ospedali di Conegliano, Treviso, Vittorio Veneto, aggravando una situazione già delicata per pazienti e i loro familiari.

Per questo motivo, la lista “Noi la Civica”, tramite il capogruppo Maria Gomierato, chiede a Stefano Marcon, sindacdo di Castelfranco e presidente della provincia di Treviso, che i malati Covid della Castellana possano essere ricoverati nell’ospedale di Cittadella, distante solamente una decina di chilometri ma afferente ad un’altra Ulss. Il nosocomio padovano, infatti, oltre ad essere la struttura più vicina alla città del Giorgione, ha visto in questi giorni il potenziamento delle funzioni per fronteggiare la pandemia, sebbene la stessa Ulss 6 Euganea abbia smentito che Cittadella sia destinata a diventare un Covid Hospital.

«La mia richiesta, signor Sindaco, è che i contagiati della Castellana che si ammalano vengano ricoverati all’ospedale di Cittadella, che dista dalla nostra area una decina di chilometri o poco più, anziché a Conegliano o Vittorio Veneto o Treviso. In fondo anche per l’ortopedia dobbiamo fare riferimento a Camposampiero, all’Alta Padovana, e quindi dovrebbe essere possibile una convenzione per l’ospedale di Cittadella, almeno finché l’epidemia, come tutti auspichiamo, non allenta la pressione» chiede l’ex-primo cittadino Gomierato, che ritorna inoltre a sollecitare un maggior impegno per la salvaguardia dell’ospedale di Castelfranco: «Confidiamo che la situazione contingente serva a far riconsiderare alla Regione le sue scelte, restituendo a noi cittadini la serenità sul fronte dell’assistenza e della cura e confidiamo anche che Lei, signor Sindaco, sia al nostro fianco».