La scuola superiore riapre ma la battaglia non è finita
Tornano questa mattina a manifestare davanti all'ufficio di Zaia i comitati "Priorità alla scuola Veneto": "Il momento di cambiare le cose è adesso"
TREVISO - Lunedì, al cinquanta per cento, riaprono le superiori in Veneto. Il TAR pertanto ha rinviato la decisione al 24 marzo sul ricorso contro l’ordinanza di Zaia, ma stamattina genitori, studenti e personale della scuola tornano a presidiare la sede della protezione civile di Marghera, dove Zaia tiene le sue conferenze stampe, per ricordare a tutte e tutti che l'istruzione, l'educazione, la cultura, sono una priorità.
Come da qualche settimana fanno, su iniziativa dei comitati locali di Priorità alla Scuola: “Abbiamo appoggiato il ricorso al TAR, promosso manifestazioni cittadine contro le future classi pollaio, portato nelle piazze venete le nostre richieste e rivendicazioni, appoggiato e organizzato assieme agli studenti DAD all'aperto, lezioni alternative, occupazioni”. E anche se il rientro non è stato deciso da una sentenza, la soddisfazione dei promotori del ricorso è palpabile, perché comunque il Tribunale amministrativo regionale ha confermato di fatto la volontà di decidere nel merito sui motivi del ricorso proposto, che riguardano sia i limiti del potere regionale rispetto alle decisioni assunte a livello nazionale, sia la correttezza e congruità delle motivazioni dell’ordinanza impugnata.
“Siamo felici del risultato ottenuto: la lotta paga! Ciononostante, Priorità alla Scuola Veneto ritiene sia ancora importante portare avanti le rivendicazioni e le richieste ancora non soddisfatte, per portare la discussione non più su di un piano emergenziale, bensì su un piano di progettazione a lungo termine. Assunzione del personale precario. Utilizzo del recovery found per l'edilizia scolastica. Classi meno numerose. Presenza di personale medico all'interno della scuola. Screening della popolazione scolastica e possibilità vaccinale anticipata per i lavoratori fragili della scuola”. Ma i comitati di Priorità alla Scuola Veneto non abbassano la guardia e assicurano che continueranno a monitorare se le promesse regionali in tema di trasporto locale verranno mantenute, permettendo a studenti e studentesse di tornare in sicurezza nelle loro aule. “La scuola è importante, il momento di cambiare le cose è adesso”.