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28 novembre 2024

Castelfranco

Nuova sede del Conservatorio Steffani: inizio lavori previsto per il 2022

Il direttore Canazza stende il cronoprogramma di massima. Lancia però l'allarme ospitalità: a Castelfranco i sempre più numerosi studenti fanno fatica a trovare alloggio.

| Leonardo Sernagiotto |

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Nuova sede del Conservatorio Steffani: inizio lavori previsto per il 2022

CASTELFRANCO - Si dissolvono le nubi sul progetto della nuova sede del Conservatorio di Musica “Agostino Steffani”, che sarà realizzata nel complesso di San Giacomo, tra l’omonima via e via Riccati. Unico Conservatorio in Italia a non avere una sede propria ma costretto a pagare per l’affitto di aule e uffici, lo Steffani è risultato nel 2020 assegnatario di un fondo ministeriale da 10 milioni di euro, l’importo massimo disponibile, garantito nella Penisola solamente a Castelfranco e al Conservatorio di Pescara.

Con tale somma sarà possibile ristrutturare e adeguare alle esigenze del Conservatorio il complesso di oltre 4mila metri quadri di via San Giacomo, compresa anche la chiesa settecentesca opera di Giorgio Massari. In conferenza stampa, il direttore del Conservatorio Stefano Canazza ha fornito un cronoprogramma di massima: entro la fine del 2021 dovrebbe essere concluso l’ultimo passaggio progettuale, con il quale poter andare in gara d’appalto per poter iniziare i lavori nel 2022. Salvo rallentamenti burocratici, la conclusione è prevista per il 2025/2026, anche con la realizzazione di un nuovo auditorium da 280 posti.

Nel frattempo il Conservatorio vede aumentare i propri iscritti, oltre che rafforzare la collaborazione con istituzioni extra-europee in Mozambico e Argentina grazie al programma ErasmusPlus. Tuttavia, emerge sempre più pressate il problema dell’ospitalità degli studenti del Conservatorio: sugli oltre 400 iscritti, oltre 60 alloggiano a Castelfranco, nonostante la difficoltà nel trovare alloggi disponibili nella città del Giorgione, tanto che alcuni studenti sono costretti ad affittare camere o appartamenti a Padova e fare i pendolari in treno.

Il direttore Canazza auspica quindi un interessamento più attivo da parte della cittadinanza di Castelfranco, invitando coloro che possiedono spazi abitativi a venire incontro alle esigenze degli studenti, provenienti da un ampio bacino geografico, dato che lo Steffani è il Conservatorio di riferimento delle province di Treviso e di Belluno. Un impegno civico per un'istituzione che porta fama e prestigio a Castelfranco.

 



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Leonardo Sernagiotto

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