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19 dicembre 2024

Treviso

Via del Mare, la superstrada che collegherà Treviso a Jesolo: "Opera pagata dai cittadini ma senza benefici"

20 chilometri a pagamento che dal casello di Meolo porteranno al lido di Jesolo

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Jesolo

TREVISO - Via libera alla Strada del Mare che collegherà la Provincia di Treviso a Jesolo. La Regione ha autorizzato l’avvio del procedimento di realizzazione della superstrada: 20 chilometri che dal casello di Meolo portano al lido di Jesolo. Un progetto di cui si parla da anni che ora potrebbe essere realizzato.

La superstrada, che da progetto iniziale dovrebbe prevedere anche un pedaggio, fa discutere e oggi Pd, Cgil e Articolo Uno di Treviso prendono congiuntamente posizione criticando l’opera: “Sarà un’altra opera di “project financing” quella che è stata appena autorizzata con la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto. Nel dare l’incarico alla dirigente competente di prendere in esame le due proposte di offerta pervenute, la giunta regionale veneta ha deciso di accelerare incurante di quanto, ad oggi, sta avvenendo con gli insufficienti risultati provenienti dall’utilizzo della Pedemontana veneta”, scrivono le segretarie provinciali di Pd, Cgil e Articolo Uno.

 “Sebbene qui si tratti di una distanza di solo 20 chilometri il principio è il medesimo: il privato che si aggiudica la realizzazione della superstrada presenta un’ipotesi di transiti tra Meolo e Jesolo i cui pedaggi sostengono la realizzazione dell’opera e per un certo numero di decenni i ricavi saranno dell’aggiudicatario. Se il numero di pedaggi non saranno raggiunti per qualsiasi motivo, ad esempio perché il costo del pedaggio è troppo elevato e ingiustificato per i benefici che porta al transito, sarà la collettività a rimborsare la realizzazione dell’opera. Crediamo sia del tutto negativo e inopportuno il ripetersi dell’assegnazione di opere pubbliche ai privati con contratti che fanno ricadere il debito realizzativo sulle future generazioni, in un momento storico nel quale si può accedere a ingenti finanziamenti dall’Europa verso l’Italia su scelte ambientali e sulla mobilità di minore impatto”.

 “In più occasioni, anche dai Comuni direttamente interessati, sono state espresse valutazioni di merito negative sull’opera, in quanto andrà a penalizzare pesantemente quanti dalla provincia di Treviso erano abituati a usare il percorso della Treviso-Mare per raggiungere le spiagge.

Nella nostra provincia già “stressata” dal un elevato consumo di suolo non si sente l’esigenza di un’altra “opera strategica” dai modesti benefici per l’utenza stradale che si dirige verso le spiagge. Il rischio è che i benefici rimangano in capo ai privati e che i costi ricadano sui cittadini veneti e in particolare sui trevigiani”.  

 


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Isabella Loschi

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