“Da inizio pandemia c’è stato un boom di iscrizioni ai corsi di sopravvivenza”
Purificare l’acqua, riconoscere piante commestibili, accendere fuochi. Questo e molto altro viene insegnato ai corsi proposti dal Centro Tattico Softair a Preganziol
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – Chi non è mai stato curioso di mettere in pratica i numerosi consigli ascoltati nel famoso programma di Bear Grylls, “Wild – Oltrenatura”, e cimentarsi in un’esperienza di sopravvivenza? A Preganziol tutto questo è possibile. Il Centro Tattico Softair organizza, infatti, corsi di sopravvivenza per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del survival e imparare tutte le tecniche e teorie di questa disciplina.
Ci spiega di cosa si tratta Davide, amministratore del Centro Tattico.
A chi sono rivolti i corsi?
“A chiunque voglia provare un’esperienza di survival e imparare a sopravvivere in un ambiente ostile. Non c’è un target preciso, perché i nostri corsi sono studiati in base al livello dei partecipanti, ma nell’ultimo periodo si è aggiunta una ‘categoria’ in particolare.
Di chi si tratta?
“Ultimamente abbiamo assistito a un aumento di richiesta di partecipazione. La pandemia ha portato infatti anche grande incertezza nelle persone, che temono ora, dopo il covid, che possa arrivare qualche calamità dalla quale mettersi in salvo. Ad essere interessate alla nostra proposta sono poi quelle persone che vogliono provare un’esperienza nuova oppure coloro i quali vivono frequentemente la montagna e vogliono trovarsi pronti per qualsiasi evenienza”.
Cosa si fa nel concreto nei corsi di sopravvivenza?
“Grazie a istruttori certificati e qualificati proponiamo corsi divisi in 3 livelli: base, intermedio e avanzato. I primi due vengono svolti nell’arco di una giornata, su campi privati, qui nel trevigiano, appositamente allestiti; quello avanzato, invece, prevede due giornate in montagna. I partecipanti impareranno così a gestire situazioni emergenziali in mezzo alla natura: dal filtraggio per purificare l’acqua all’imparare a distinguere piante commestibili e non commestibili; dall’accensione di un fuoco alla costruzione di oggettistica di emergenza e molte altre situazioni che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte”.