Dopo Bortoluzzi e Feltre anche Laura Rossetto lascia il direttivo del Pd
Oramai è un’escalation di defezioni tra i dem di Conegliano
CONEGLIANO – Laura Rossetto, ex consigliere comunale a Conegliano per il Partito Democratico nel corso di due legislature, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal direttivo del partito. Un’uscita di scena clamorosa da parte di una delle esponenti di spicco del Pd coneglianese che arriva dopo le dimissioni, nei giorni precedenti, di Alessandro Bortoluzzi e Carlo Feltre.
Insomma, in città, si sta assistendo ad una vera e propria emorragia di personalità di rilievo in seno al centrosinistra dopo che la coalizione aveva dato come indicazione di voto il sostegno al sindaco Chies, poi riconfermato. “Abbiamo sempre contestato l’azione politica della Giunta Chies e contribuito a farla cadere – spiega Laura Rossetto -. Ed ora ritrovare Chies al governo della città sconcertata. Visto che il Pd ha scelto di appoggiare questa linea ho deciso di dare le dimissioni dal direttivo del partito per essere coerente con le battaglie fatte e le idee che ho sempre avuto”.
La voce di Rossetto è ferma ma tradisce il rammarico per una situazione che l’ha portata ad una decisione non facile e sofferta, come ammette, vista la lunga militanza nel partito. Alle ultime elezioni non si era candidata per impegni lavorativi (è dirigente scolastico) ma non ha mai cessato di essere attiva in seno al partito. “Questa amministrazione comunale non è adeguata a risolvere i problemi della città che è morta – aggiunge, spiegando che -. Conegliano ha bisogno di rivitalizzarsi viste le tantissime mancanze delle amministrazioni precedenti e questo stato di cose mi preoccupa ma per coerenza verso tutto quello che ho fatto, oltre che per rispetto ai miei elettori, ho deciso di rassegnare le dimissioni”.
Laura Rossetto tiene a precisare di aver preso le distanze dalla scelta del partito fin da subito, quando ha prevalso la decisione di sostenere Chies: “Ad un certo punto ho abbandonato perciò non so come si sia arrivati all’intesa che ha portato alla nomina di Isabella Gianelloni a presidente del consiglio comunale che va ricordato è una carica istituzionale e non politica. Sono certa che Isabella assolverà egregiamente il suo ruolo ma ciò non cambia in fatto che non avrà voce in capitolo”.
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