Con l'acqua ozonizzata meno fitofarmaci e più tutela dell'ambiente
Due progetti verranno presentati venerdì 19 novembre a Valdobbiadene, presso Villa dei Cedri, durante un convegno organizzato dalla Confraternita di Valdobbiadene e dalle Fondazione Valdobbiadene Spumante
VALDOBBIADENE - Due progetti innovativi per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci. Verranno presentati venerdì 19 novembre a Valdobbiadene, presso Villa dei Cedri, durante un convegno organizzato dalla Confraternita di Valdobbiadene e dalle Fondazione Valdobbiadene Spumante. Il progetto Ozoplus Wine prevede l’introduzione in vigneto di ceppi di lievito: in particolare viene utilizzata la specie Starmerella bacillaris, che svolge un’attività antifungina contro lo sviluppo della muffa grigia. I ceppi, introdotti con i grappoli d’uva in cantina, sono in grado di migliorare la qualità del vino durante la prima fase della fermentazione.
L’obiettivo del progetto Ozoplus Grape, invece, è quello di prolungare l’efficacia del trattamento effettuato con l’ozono. In questo caso viene usto il chitosano, un polisaccaride naturale già utilizzato come induttore di resistenza nelle piante. Il chitosano ad alto peso molecolare è in grado di formare un “film” sulle foglie dopo il trattamento: si tratta di una barriera meccanica contro l’ulteriore ricolonizzazione effettuata dei funghi. Questo meccanismo prolunga anche l’effetto protettivo dello stesso ozono.