ADDIO AL VECCHIO ASSORBENTE?
RUBRICA - "Il tè delle cinque" con Fanni Guidolin
| Fanni Guidolin |
RUBRICA - Chissà cosa avrebbe pensato mia nonna reggendo in mano una coppetta di silicone da infilare in vagina durante le perdite mestruali. Lei che usava gli assorbenti di stoffa, lavandoli con la cenere per sbiancarli dalle macchie di sangue del ciclo. Mia mamma invece acquistava quelli di marca, con il fluff super assorbente e le ali di protezione. Ci ha abituato a scegliere tra quelli, i più costosi, perchè la salute del perineo e della vulva è fondamentale. Così ho fatto con le mie figlie. Risultato: una montagna di spazzatura indifferenziata da smaltire. Tra imballaggi di plastica (gli assorbenti sono composti per il 60% da plastica) e sostanze inquinanti, una donna contribuisce a riversare in discarica dai 125 ai 150 chili di pannolini nell'arco della sua vita.
Non è solo una moda quindi, la coppetta mestruale, aggeggino flessibile e morbido da introdurre in vagina durante le mestruazioni, è tra le innovazioni più "green" del momento. E potrebbe far scomparire in soli dieci anni un intero camion di spazzatura. Una coppetta soltanto. Vi rendete conto se moltiplicate per ogni donna?
Quel piccolo calice a forma di tulipano raccoglie da 30 a 45 ml di sangue mestruale, è facile da inserire e da sfilare, si lava con acqua e sapone e si può tenere tutta la notte. Utilizzabile anche per una decina d'anni, non si deteriora. E' composta di silicio che, d'accordo, è lento a degradarsi, ma prima o dopo ritorna alla terra come elemento naturale.
Quali sono i costi di una coppetta mestruale? Beh vanno dai trenta ai cinquanta euro che ammortizzi in cinque mesi di ciclo. Denaro risparmiato che puoi usare per altri investimenti come abbonamenti al cinema, audiolibri o quella borsa griffata che non puoi permetterti adesso. Dunque stop a mutandoni e pantapalazzo che ti rendono goffa e con tre taglie in più per nascondere il pannolino. Stop ai tamponi di cotone che alterano persino la flora batterica vaginale buona. Largo alla tecnologia eco friendly, for a "easy life", per usare un altro inglesismo.
Ma la nostra identità è un puzzle complesso e affascinante fatto di tante parti. E per cedere all'innovazione non è sempre facile scansare i dubbi. A volte si ergono come singolari baluardi. La storia della nostra famiglia e in particolare delle donne a noi vicine, mamma, nonne, zie, sorelle, traccia anche le nostre abitudini, la nostra apertura mentale.
Più è forte il legame con loro, più la nostra intima libertà trova spazio per il dialogo. Sono loro che ci insegnano a sperimentare, a non avere paura delle nostre parti intime. Ad avere il coraggio di chiedere. Ma la strada è ancora lunga. Ne gioveranno le generazioni future forse, grazie alla tela che stiamo tessendo parlando di sessualità. Intanto andiamo avanti così, infondendo sicurezza e apertura. Chissà mai che qualcuno non trovi il coraggio di scriverci chiedendoci qualche consiglio per sgarbugliare i pensieri.
Dottoressa Fanni Guidolin
Enterostomista specialista nella riabilitazione pelvi perineale
Prof. a contratto presso Università degli Studi di Padova