FOGNATURA: "BASSO RELAZIONI IN CONSIGLIO E SI DIMETTA"
Lo chiede Un’Altra Treviso che pensa che le fognature avrebbero dovuto essere fatte da anni con le tasse versate alle amministrazioni leghisti
| Laura Tuveri |
TREVISO - “Con l'aumento delle tariffe annunciato con il passaggio all’Ats i trevisani pagheranno due volte per le fognature”. Lo afferma Luigi Calesso (nella foto) di Un'altra Treviso che pensa anche che “l'ambizioso e futuristico programma di realizzazione delle fognature in città” annunciato ieri, giovedì 5 agosto, dal presidente di Ats e dall'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Basso, a cui chiede di dimettersi, si scontra con il molto più immediato e concreto aumento esorbitante delle bollette per l'acqua dei trevisani.
“Come noi di Un'altra Treviso sosteniamo da anni l'inerzia delle amministrazioni leghiste nella realizzazione delle fognature ha il suo pesante effetto nelle tasche dei trevisani che dovranno pagare una seconda volta per avere quel sistema fognario che avrebbe dovuto essere realizzato con le decine di milioni di euro di tasse locali versate dai cittadini nei 15 anni di amministrazioni leghiste (con una pressione fiscale locale alta e crescente che abbiamo puntualmente documentato nel corso degli anni)”.
Calesso dice che alla fine le fognature di Treviso verranno pagate anche dai cittadini degli altri Comuni serviti da Ats, presieduta dall’ex sindaco di Istrana Marco Fighera, che subiranno aumenti delle tariffe finalizzati, in sostanza, a realizzare le fognature del capoluogo. “Dopo aver incassato per anni, in modo, illegittimo il doppio canone fognario anche dai cittadini non collegati al depuratore (doppio canone che doveva servire proprio a finanziare la costruzione di condotti fognari, i trevisani devono pagare di nuovo con aumenti della bolletta dell'acqua anche del 160%.
La politica delle amministrazioni leghiste (che denunciamo da anni) del "fiori sopra i ponti e merda sotto i ponti" (fioriere e porfido, piazze e marcipaiedi invece che fognature e allacciamenti al depuratore) sta portando alle sue estreme conseguenze: quelle del prelievo supplementare dalle tasche dei contribuenti”.
Secondo gli attivisti di Un’Altra Treviso l'ansia dell'assessore Basso di annunciare "qualcosa" sul fronte delle fognature è comprensibile e ricorda che la settimana si è aperta con i dati Istat che abbiamo diffuso sugli organi di stampa locale e che sanciscono il terzultimo posto di Treviso tra i capoluoghi di provincia italiani per estensione della rete fognaria.
“Peccato, però, che l'annunciato del nuovo piano fognature – dice Calesso - si sviluppi nell'arco dei prossimi 30 anni mentre l'aumento delle bollette scatta subito e sancisce l'inadeguatezza delle amministrazioni che per 15 anni hanno eluso il problema delle fognatura finanziando, tra l'altro, l'aumento delle potenzialità del depuratore comunale che rimane abbondantemente sottoutilizzato proprio perché non ha abbastanza utenti allacciati”.
Calesso consiglia a Basso di dimettersi e chiede ai consiglieri comunali di opposizione (che sembrano essersi accorti anche loro delle carenza del sistema fognario cittadino) di invitarlo a rispondere in consiglio comunale di questo vero e proprio disastro, come dovrebbero chiamare l'assessore Zugno a spiegare perché non è ancora iniziata la restituzione ai cittadini del doppio canone fognario che hanno indebitamente pagato per anni!
“Passi che troppi consiglieri dell'opposizione non abbiano preso l'iniziativa su questi problemi quando era il momento, ma adesso che hanno l'occasione servita su un piatto d'argento non serve neppure sforzarsi troppo per coglierla” auspica l’esponete di Un’altra Treviso.