A Treviso laboratorio veneto contro le mafie
Il focus dell'incontro è stato la norma antiriciclaggio prevista per la Pubblica amministrazione
TREVISO - Un laboratorio Veneto composto da Regione, Comuni e Banca d'Italia per contrastare le infiltrazioni mafiose applicando in modo capillare la norma antiriciclaggio. È questo quanto emerso dalla giornata di lavori che si è tenuta a Treviso con una partecipazione di oltre 200 amministratori di cui 150 online chiamati a discutere del problema dall'Anci regionale.
La volontà è quella di creare un modello Veneto che dia l'esempio a livello nazionale nel contrasto di quei fenomeni mafiosi che vogliono infiltrarsi e radicarsi nei territori. Il primo dei quattro incontri dal titolo "Normativa antiriciclaggio nella Pubblica Amministrazione" si è tenuto ieri a Treviso nella Sala Convegni di Casa dei Carraresi.
Il focus dell'incontro è stato la norma antiriciclaggio prevista per la Pubblica amministrazione, che pertanto rientra tra i destinatari delle disposizioni che servono ai fini di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
L'impianto normativo prevede l'applicazione da parte della pubblica amministrazione un insieme di procedure e protocolli con il preciso lo scopo di tutelare l'integrità del sistema economico e finanziario dall'infiltrazione mafiosa, e quindi tutelare il corretto funzionamento dell'economia del territorio, attraverso la correttezza dei comportamenti degli operatori pubblici tenuti alla loro osservanza. Si tratta di una forma di prevenzione che non vale solo per i Comuni, Province , Regioni ma per tutte le stazioni appaltanti ,comprese le società pubbliche da queste partecipate.