CASTELFRANCO – È entrato in servizio venerdì scorso il nuovo “Ufficio di prossimità” di Castelfranco, inaugurato mercoledì alla presenza degli assessori regionali Elena Donazzan (Formazione, istruzione e lavoro e Francesco Calzavara (Programmazione, bilancio, demanio e patrimonio, enti locali e affari generali).

Tre sono sostanzialmente le funzioni del nuovo servizio operativo: orientamento e informazione sugli istituti di protezione giuridica; supporto nel predisporre il ricorso e nell’attività di raccolta e verifica degli allegati in tema di Amministrazioni di Sostegno e di altri procedimenti di Volontaria Giurisdizione; assistenza agli amministratori di sostegno nella compilazione dei rendiconti periodici dei loro assistiti e deposizione della documentazione presso la Cancelleria del Tribunale.

L’ufficio di Castelfranco è il primo di una serie di altri uffici di prossimità che saranno inaugurati a Pieve del Grappa, Montebelluna, Vittorio Veneto, Oderzo e Conegliano. Si tratta di un progetto per il quale la Regione Veneto ha stanziato a due milioni e 300mila euro.

L’inaugurazione dell’ufficio di Castelfranco, aperto tutti i venerdì mattina, è stato salutato con favore dal sindaco Stefano Marcon: “È motivo di soddisfazione essere apripista per questa iniziativa: abbiamo sostenuto senza se e senza ma questa possibilità che permette di dare ospitalità alle procedure di amministrazione e di sostegno a beneficio di tutto il territorio della Castellana”.

Sul tema esternalizzazione dei servizi è intervenuta anche Maria Gomierato, che ha ricordato la vicenda della sede staccata del Tribunale di Treviso a Castelfranco, chiusa nel 2011 per decisione del Governo Berlusconi IV. La chiusura di questa sede comportò numerosi disagi alla popolazione, ora parzialmente mitigati dall’apertura dell’Ufficio di prossimità. Questo il monito dell’ex-primo cittadino: “È difficile accettare l’ennesima esternalizzazione di servizi voluta dalla maggioranza con la deliberazione del Consiglio Comunale tre settimane fa, quando l’Assessore alle Attività Produttive ha spiegato quanti benefici abbia il Comune a far gestire a un Consorzio Provinciale le pratiche che fino a oggi erano gestite dal Comune con un suo sportello. Riteniamo che allontanare i servizi dal territorio è una perdita in molti sensi, perdita di peso e di ruolo oltre che di risorse umane, di competenze e di attenzione alla persona”.