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03 gennaio 2025

Esteri

Cosa sta succedendo a Hollywood: perché attori e sceneggiatori stanno scioperando

A maggio era iniziato lo sciopero degli sceneggiatori, ora si aggiungono anche gli attori. La richiesta è di trattamenti più equi e tutele economiche e sanitarie

| Nausica Dal Cin |

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Cosa sta succedendo a Hollywood: perché attori e sceneggiatori stanno scioperando

Lo scorso 13 luglio, dopo quattro settimane di trattative fra SAG-AFTRA (Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists), il gruppo di associazione che raccoglie 160mila attori e attrici di cinema e televisione, e AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers), ovvero i produttori e i rappresentanti dei più grandi studios e piattaforme di streaming, è scattato lo sciopero del mondo dell’intrattenimento statunitense. Agli sceneggiatori, che avevano incrociato le braccia già lo scorso maggio bloccando set cinematografici e programmi televisivi, ora si aggiungono anche gli attori, rendendo lo sciopero di Hollywood ancora più clamoroso. È infatti la più grande mobilitazione dal 1960.

Gli sceneggiatori avevano chiesto ai produttori più tutele economiche e sanitarie, raccomandazioni sulla limitazione dell’uso dell’intelligenza artificiale, che si teme possa in futuro rimpiazzare la scrittura umana, e protezione delle proprie opere dallo sfruttamento nelle grandi piattaforme streaming. La categoria degli attori li aveva sostenuti ma nel frattempo SAG-AFTRA stava portando avanti una contrattazione con i produttori di Hollywood per quel che riguarda, fra i vari temi, l’aumento dello stipendi degli attori e meccanismi di tutela contro l’uso non autorizzato della loro immagine attraverso l’intelligenza artificiale. Trattativa finita in un nulla di fatto e che ha fatto quindi scattare lo sciopero. 

Anche se si può pensare che gli attori abbiano stipendi milionari, in realtà i ricchi di Hollywood sono solo una piccola parte: il 90-95% degli iscritti al sindacato degli attori percepisce compensi minimi, tanto da doversi trovare a volte un’altra occupazione per mantenersi. La richiesta generale è di trattamenti più equi, come ha ribadito Fran Drescher, attrice famosa per aver interpretato Francesca Cacace nella sitcom degli anni Novanta “La Tata”, ora presidente di SAG-AFTRA. A supportare lo sciopero anche grandi attori dell’industria cinematografica, che hanno devoluto un contributo arrivato in poco più di venti giorni a 15 milioni di dollari. Fra gli altri spiccano i nomi di George Clooney, Meryl Streep, Matt Damon, Leonardo DiCaprio, Nicole Kidman, Jennifer Lopez e Oprah Winfrey.

Durante lo sciopero non potrà essere intrapresa alcuna attività lavorativa, sia davanti la cinepresa che dietro, come attività promozionali e interviste. La conseguenza quindi è che varie serie tv previste per l’autunno slitteranno, così come alcuni film previsti in uscita per il 2024 ma che si stavano girando in queste settimane. Se le manifestazioni dovessero prolungarsi anche dopo l’estate, il timore è che importanti festival come la Mostra del Cinema di Venezia e il Toronto Film Festival vedranno assenti molte celebrità statunitensi mentre gli Emmy Awards, cerimonia prevista per il 18 settembre che assegna i principali premi della tv degli USA, potrebbero essere posticipati a novembre o addirittura al prossimo anno.

 

 


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