RESANA – L’assistente di volto 24enne originaria di Resana, Ilaria De Rosa, finalmente ha una certezza: martedì 15 agosto si terrà l’udienza per il processo d’appello che la vede imputata per detenzione di sostanze stupefacenti. La giovane, che si è sempre dichiarata estranea ai fatti che le vengono contestati, confida così di veder ribaltata la sentenza in primo grado con cui è stata condannata a sei mesi di carcere: pena in realtà lieve, visto il rigore in Arabia Saudita, in circostanza analoghe.

La hostess che da qualche mese viveva a Jeddah e stata arrestata con altre persone durante una cena in una villa privata: secondo le autorità saudite avrebbe avuto dell’hashish nascosto nel reggiseno ma in modica quantità. Tre delle persone coinvolte nella vicenda hanno deposto a favore di Ilaria confermando la sua tesi secondo cui non era in possesso di droga. Ma le testimonianze non sono state tenute in considerazione, così come il fatto che in quanto assistente di volto per una compagnia aerea lituana, la giovane è regolarmente sottoposta a test tossicologici, risultati sempre negativi.

Gli avvocati che seguono la delicata vicenda giudiziaria di Ilaria De Rosa, messi a disposizione dalla Farnesina, si sono appellati chiedendo la grazia anche al sultano saudita Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, il settimo re dell'Arabia Saudita, ma ad oggi su questo fronte non ci sono novità. Se l’udienza in appello non porterà notizie positive la detenzione della giovane rischia di protrarsi fino al 6 novembre, allo scadere dei sei mesi di condanna in primo grado. Nei giorni scorsi Ilaria ha ricevuto la visita della autorità diplomatiche italiane che l’hanno trovata in buona salute ma psicologicamente provata per la permanenza nel carcere saudita.
 

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