Caso Prosecco Docg Conegliano e Valdobbiadene: Montedoro invita produttori ad incontro pubblico
La Presidente, a nome dell’Associazione, invita ad un incontro pubblico tutti i 200 firmatari delle varie comunicazioni
CONEGLIANO - Approvata oggi dal Consiglio dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene la comunicazione per aprire formalmente una finestra di dialogo trasversale con gli esponenti dei produttori di Prosecco Superiore DOCG che nelle scorse settimane hanno manifestato del disagio e delle critiche rispetto all’uso del nome dell’area UNESCO.
Si legge nella nota: ‘‘La Presidente Montedoro, a nome dell’Associazione, invita ad un incontro pubblico tutti i 200 firmatari delle varie comunicazioni oggetto di dibattito, e ogni portatore di interesse che desideri intervenire, per parlare apertamente delle tematiche sollevate con l'intento di trovare una soluzione utile per l'intero territorio e ritrovare quell’armonia necessaria per continuare a lavorare tutti insieme con lo stesso obiettivo: la tutela di un Patrimonio unico nel suo genere’’.
Il "movimento d'opinione" di produttori vitivinicoli del Prosecco superiore Conegliano-Valdobbiadene Docg che nei giorni scorsi hanno espresso con una nota le loro perplessità sul modo di raccordare il territorio e le sue attività economiche con l'appartenenza all'Associazione per il Patrimonio Unesco delle Colline della Docg stessa sono stati dunque formalmente invitati dalla presidente, Marina Montedoro, ad un "incontro pubblico aperto a chiunque desideri presenziare". Lo riferisce la stessa presidente con una lettera trasmessa oggi alla stampa, con l'auspicio che, con un "confronto vis a vis, sarà possibile raggiungere una condivisione di intenti e di trovare opportune soluzioni". Rispondendo ai rilievi mossi nei suoi confronti per una presunta "mancanza di condivisione dei programmi e delle strategie", Montedoro sottolinea come nell'Associazione esistano "un consiglio direttivo ed un'assemblea che è sovrana dove vengono presentati a preventivo programmi e strategie e a consuntivo i risultati raggiunti che vengono condivisi e deliberati, fino ad oggi all'unanimità". Nessuno dei firmatari della nota in cui sono state sollevate le obiezioni alla gestione della Associazione, conclude Montedoro, "ci risulta abbia mai colto l'opportunità di farsi socio, più volte proposta dalla scrivente, per poter così esprimere liberamente ogni critica e suggerimento nelle sedi opportune".
In allegato la comunicazione inviata ai firmatari
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