MONTEBELLUNA - L'autopsia eseguita sul corpo di Jacopo, il neonato deceduto a soli tre mesi di vita venerdì 6 ottobre, sembra confermare i sospetti iniziali: è stata rilevata una lesione cerebrale, presumibilmente causata da uno scuotimento violento. Secondo l'esame post mortem condotto ieri dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli, il piccolo di San Gaetano, secondogenito dei genitori P.S., imprenditore di 48 anni nel settore dell'abbigliamento, e C.S., farmacista di 41 anni, sembrerebbe essere stato vittima della "baby shaken syndrome" o sindrome del bambino scosso. Lo segnala oggi il Gazzettino. 

Il bambino presentava un notevole edema cerebrale, ma non vi erano lesioni esterne visibili, suggerendo che Jacopo sia stato scosso con violenza. I medici avevano già intervenuto nelle prime ore del 5 ottobre, ma il piccolo è purtroppo deceduto due giorni dopo nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Borgo Trento di Verona.

Attualmente, ulteriori esami sono in programma per approfondire le circostanze della morte del bambino. Nel frattempo, i genitori sono stati oggetto di un'indagine per omicidio preterintenzionale. Tuttavia il consulente nominato dalla famiglia, sostiene che non vi siano elementi decisivi che suggeriscano questa tesi e che l'attesa degli esami istologici è necessaria per chiarire i dettagli della tragedia.

La "baby shaken syndrome" è un fenomeno che colpisce principalmente i neonati, specialmente quelli sotto i 2 anni, a causa della loro muscolatura del collo ancora in fase di sviluppo. Quando un neonato viene scosso con violenza, il suo cervello può urtare contro le ossa del cranio, causando lesioni gravi o fatali. OT

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