Vittime della strada: nella Marca già 51 i morti da inizio anno, 13 avevano meno di 30 anni
Domenica 19 novembre Giornata in memoria delle vittime della strada, Provincia di Treviso e Prefettura insieme per ridurre gli incidenti
| Isabella Loschi |
TREVISO - Domenica 19 novembre ricorre la Giornata mondiale delle vittime della strada: la Provincia e la Prefettura di Treviso si uniscono nel cordoglio per le cittadine e cittadini che hanno tragicamente perso la vita a causa di un incidente ed esprimono vicinanza e solidarietà alle famiglie. Da inizio anno sono 51 le vittime per incidenti stradali.
Il mese più critico di quest'anno, a oggi, è giugno, in cui hanno perso la vita 9 persone, mentre nel 2022 i due mesi più bui sono stati settembre e ottobre (rispettivamente, 11 e 8 vittime).
Per quanto riguarda invece i giorni della settimana, nel 2023 è il fine settimana l'arco temporale in cui si concentrano più incidenti mortali: nei due giorni sabato e domenica si sono verificati a oggi 21 incidenti, mentre nel 2022 il giorno più “a rischio” era il giovedì con 13 incidenti (oltre al sabato – 12 incidenti nel 2022 - che purtroppo resta tra i giorni in cui si verificano più sinistri). Le cause principali confermano il drammatico trend degli ultimi anni: la maggior parte dei sinistri mortali è dovuta a scontri frontali, fuoriuscite autonome, distrazione e scontri laterali e coinvolge soprattutto auto private.
Analizzando invece le fasce orarie in cui si verificano più incidenti, le ore tra le 17 e le 19, corrispondenti all'uscita dal lavoro, si confermano anche per il 2023 le più critiche. Guardando invece alle età dei cittadini maggiormente coinvolti, i giovani under 30, purtroppo, sono tra le principali vittime di quest'anno, più di un quarto del numero complessivo: sono 13, sino a oggi, ad aver perso la vita. Anche cittadine e cittadini più anziani, tra i 71 e gli 80 anni, sono tra gli utenti più a rischio (8 vittime), mentre la fascia d'età meno frequente è quella degli ultraottantenni (4 vittime), quella tra i 41 e i 50 anni e i minorenni (4 vittime), che si spostano prevalentemente a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.
“Questa domenica, 19 novembre, ricorre la Giornata mondiale, proclamata dall'ONU, per ricordare le vittime della strada: ci uniamo nel cordoglio e nella solidarietà ai famigliari e agli amici che hanno perso una persona cara a causa di un incidente e rivolgiamo un pensiero profondo e accorato ai cittadini che anche quest'anno purtroppo sono venuti tragicamente a mancare – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – come Provincia di Treviso siamo operativi non solo con le opere di riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità provinciale, ma anche nel monitoraggio dell'incidentalità stradale con l'attività del CMP, Centro di Monitoraggio Provinciale, fondamentale per approfondire le dinamiche in cui si verificano gli incidenti nel nostro territorio e poter programmare così azioni di prevenzione specifiche: l'impegno che portiamo avanti sul tema della sicurezza stradale prosegue senza sosta dalla fine degli anni Novanta, quando abbiamo avviato il Progetto Sicurezza nelle scuole superiori, elaborando un “metodo” con formatori specializzati che analizzano insieme agli studenti casi concreti di incidente, anche con immagini “shock”, per condividere insieme a loro, in modo pratico, cosa fare se si resta coinvolti in un sinistro e soprattutto come fare per anticipare, prevedere possibili situazioni di rischio. Guardando ai dati, voglio lanciare un messaggio, soprattutto ai più giovani: l'analisi mostra come i giorni più critici siano quelli del weekend, in particolare il sabato, e purtroppo negli incidenti mortali del sabato sera, dopo la mezzanotte, emerge che restano coinvolti soprattutto giovani under 30: ragazze, ragazzi, è importante tenere sempre alta la guardia, la priorità è tutelare se stessi e gli altri: guidate in modo consapevole e solo se siete nelle condizioni di poterlo fare, contate sul supporto dei vostri genitori o degli amici in modo responsabile”.
“Sono troppe le vite spezzate lungo le nostre strade - le parole del refetto di Treviso, Angelo Sidoti - Quello degli incidenti stradali è un problema che coinvolge l’intera comunità e per la cui soluzione ciascuno, dal cittadino alle istituzioni, deve fare la propria parte. Le Istituzioni trevigiane sono unite nella prevenzione e contrasto del fenomeno attraverso iniziative di sensibilizzazione ed il rafforzamento di dispositivi di controllo coordinati. Nel corso di quest’anno sono già sette le operazioni di questo tipo, con l’impiego di 603 pattuglie delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali e di 1.257 operatori. L’esito dei controlli, che hanno consentito di accertare, tra gli altri, 157 casi di guida in stato di ebbrezza, 238 violazioni all’obbligo di indossare la cintura di sicurezza e 42 sanzioni per guida pericolosa, dimostra che sono ancora troppi i comportamenti imprudenti alla guida. Accanto all’azione di contrasto, occorre dunque proseguire, con sempre maggiore incisività, nell’opera di sensibilizzazione della comunità – e la giornata mondiale per ricordare le vittime della strada è un’occasione ideale in tal senso – per stimolare comportamenti positivi e rispettosi del Codice della Strada che rappresentano l’unica via per ridurre il numero di incidenti che si registrano nella Marca”.
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