Ancora troppi morti sulle strade della Marca per velocità e distrazione alla guida
57 le vittime e 2.558 i feriti nel 2023. Da inizio anno sono già 9 le vittime
| Isabella Loschi |
TREVISO - Lo scorso anno sulle strade trevigiane sono morte 57 persone, ben 9 le vittime solo nel mese di giugno, e 2.558 persone sono rimaste ferite. E, purtroppo, il 2024 non è iniziato nel migliore dei modi: solo nel mese di gennaio sono stati 7 gli incidenti mortali. La fuoriuscita autonoma resta la principale causa di incidente, spesso per colpa della velocità o per distrazione e i giorni più critici sono il sabato e la domenica tra le 21 e le 22.
I dati sono stati resi noti oggi in Provincia dal rapporto annuale sull’incidentalità stradale nel territorio. A presentare il Rapporto, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, il Comandante della Polizia Stradale, Simone Morello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Massimo Ribaudo, e il Comandante dei Vigili del Fuoco di Treviso, Giuseppe Costa. Nel 2023, il Centro registra nel territorio della Marca Trevigiana 50 incidenti mortali, in cui hanno perso la vita 57 cittadini: un numero che dimostra un lieve decremento della mortalità rispetto al biennio precedente, in cui si sono verificati 63 decessi su 59 incidenti (dato 2022 certificato Istat) e ancora 63 decessi su 62 sinistri (dato 2021 certificato Istat). Confrontando i dati, emerge come a fronte di 10 incidenti in meno nel 2023 rispetto al 2022, la "forbice" tra il numero di vittime e il numero di incidenti stessi sia lievemente maggiore, pur con un numero inferiore di decessi (57 nel 2023, 63 nel 2022), perché purtroppo alcuni incidenti hanno coinvolto gruppi più numerosi di persone all'interno della stessa auto.
L'analisi svolta dal Centro di Monitoraggio della Provincia si è focalizzata poi sul rapporto tra le fasce d'età delle persone che purtroppo hanno perso la vita a causa dell'incidente e le principali dinamiche di incidente: nel 2023 le principali vittime della strade sono stati cittadini ultra 65enni (20), più soggetti a mortalità negli scontri frontali, seguiti dai cittadini dai 25 ai 44 anni (14 vittime), rimasti coinvolti maggiormente in incidenti per fuoriuscite autonome di strada. Guardando invece ai giovani tra i 15 ed i 24 anni (10 vittime nel 2023), le dinamiche di incidente si distribuiscono in modo quasi omogeneo tra scontri frontali-laterali, scontri laterali, tamponamenti e fuoriuscite autonome. Infine, lo studio ha preso in considerazione il luogo degli incidenti: i sinistri mortali avvengono prevalentemente fuori dai centri abitati, dove solitamente la velocità di guida è maggiore, mentre gli incidenti con feriti si verificano soprattutto in centro abitato, dove la velocità diminuisce ma sembra abbassarsi anche la soglia di attenzione.
“I dati del 2023, elaborati dal nostro Centro di Monitoraggio Incidenti in Provincia, in la collaborazione con la Prefettura, ci mostrano un calo dell’incidentalità del 10% rispetto al 2022 – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – nonostante la lieve diminuzione comunque non bisogna mai abbassare la guardia, ma il dato ci fa pensare che gli indirizzi intrapresi, con le attività di sensibilizzazione che da oltre vent’anni la Provincia rivolge agli studenti delle scuole superiori (5000 studenti coinvolti solo l’anno scorso) e, con il progetto del Tavolo Sicurezza Stradale, ai cittadini di tutte le età, stiano cominciando a dare qualche risultato. C’è ancora molto da lavorare e continueremo a farlo, proseguendo la sinergia con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine”.
Al fine di prevenire l'incidentalità stradale e monitorare il rispetto delle norme di sicurezza lo scorso anno sono stati fatti dei controlli ad hoc sulle strade e portate avanti iniziative di sensibilizzazione. La Polizia stradale, per esempio, ha verificato 800 infrazioni in meno rispetto al 2022, ma l’uso del telefonino alla guida (+6%) e la mancanza della cintura di sicurezza (+3%) sono abitudini in aumento. “Nel 2023 sono state attivate sul territorio 4130 pattuglie, di cui 1200 lungo la viabilità ordinaria – spiega Simone Morello, Comandante della Polizia Stradale - le pattuglie hanno controllato 22.400 conducenti, 20.500 veicoli, il 28% è stato sottoposto a controllo etilometrico, ovvero 6.330 conducenti, di questi il 5% è risultato positivo e quindi in stato di alterazione per alcol o droga, un aumento nel 2023 del 16% rispetto al 2022. Le infrazioni sono diminuite del 3%, ma sono risultate in aumento le infrazioni che attengono alle basilari norme di comportamento, sia per quanto riguarda la velocità e il mancato utilizzo delle cinture”.
“I dati a nostra disposizione dimostrano come la maggior parte dei sinistri stradali avviene a causa di distrazioni e leggerezze che spesso si rivelano fatali - sottolinea il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti - Occorre perciò insistere sull’importanza di rispettare pienamente le previsioni del Codice della Strada, andando a prevenire, anche attraverso controlli coordinati sempre più mirati, quei comportamenti che rappresentano un evidente fattore di rischio per tutti gli utenti della strada”.
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