Vittorio Veneto, Posocco: “Resto leghista nell’animo, ma non rinnovo la tessera”
Dopo l’indicazione di Braido si prospetta un terremoto nel centrodestra in vista delle elezioni. Il vicesindaco pronto a correre sostenuto da Da Re
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - «Mi sento molto sollevato. Sapevo che non ero gradito da parte della segretaria della Lega di Vittorio Veneto. E mi spiace che i rapporti personali siano stati anteposti ad una visione di governo della città che guarda al futuro, di qui a 20 anni, e non solo a tappare le buche» afferma il vicesindaco Gianluca Posocco all’indomani dell’ufficialità della candidatura a sindaco per la Lega di Giovanni Braido.
Lui, che fino a poche settimane era il favorito in questa corsa a due, ha pagato la vicinanza all’eurodeputato Gianantonio Da Re, espulso dalla Lega e con il quale si è da subito schierato affermando che una corsa contro Da Re o senza Da Re non sarebbe stata per lui possibile.
Questi ultimi sviluppi portano ora Posocco ad allontanarsi ancora di più dal partito. «Nell’animo sono e rimango leghista, ma non farò la tessera del 2024 (c’è tempo fino al 31 marzo) così da evitare a Stefani (il segretario regionale della Lega ndr) l’imbarazzo di farmi fuori (espellerlo come accaduto a Da Re ndr) – annuncia Posocco -. Rimango un federalista, autonomista ed europeista».
Quanto all’indicazione del partito di Braido dice: «Prendo atto della decisione presa dal partito. In bocca al lupo a Giovanni. Io, con tutti gli altri che mi circondano, al di là del colore politico valuteremo con calma se stare a casa, andare in montagna, al mare o al lago, o se fare qualcosa per Vittorio Veneto e lavorare ancora per la città».
Gli sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Non è escluso che Gianluca Posocco si candidi a sindaco alla guida di un gruppo di liste civiche e con il sostegno di Da Re che, in queste ore, conferma l’alleanza con il vicesindaco. «Io sono con Gianluca Posocco – rimarca il “Baffo” – ed è lui il candidato. E io gli darò una mano». Con loro potrebbe schierarsi anche Forza Italia.