Alex, domani sopralluogo dei vigili del fuoco
Per cercare eventuali segni di caduta. Legale della famiglia di Alex: "Forse è stato gettato giù da qualcuno"
| Ansa |
VIDOR - I vigili del fuoco condurranno domani, su richiesta della Procura della Repubblica di Treviso, un sopralluogo nel sito in cui si sono perse le tracce di Alex Marangon, nelle vicinanze della ex abbazia Santa Bona di Vidor. Lo ha riferito oggi il procuratore capo, Marco Martani, specificando che l'indagine tecnica è volta "alla ricerca di eventuali segni di caduta" del giovane da una posizione sopraelevata sull'alveo del fiume Piave dalla quale potrebbe essere precipitato la notte in cui lasciò il gruppo per essere ritrovato privo di vita qualche chilometro più a valle, due giorni dopo.
Una ulteriore attiità, dunque, per escludere una morte dovuta a traumi provocati dall'urto contro le rocce alla base del dirupo, una decina di metri o poco meno più in basso dai possibili punti accessibili.
In questo scenario, dunque, se si tornerà a parlare di caduta, a meno di una spinta deliberata, le eventuali responsabilità penali nei confronti di terzi andrebbero ad inserirsi in un contesto di "morte come conseguenza di altro delitto". Il giovane potrebbe cioè essere fuggito verso la scarpata per sottrarsi ad una minaccia, inconsapevole del rischio al quale andava incontro, oppure perché psicologicamente alterato dall'assunzione di stupefacenti più o meno naturali. A questo proposito dovrebbe fornire indicazioni utili l'indagine tossicologica sui fluidi prelevati dal cadavere, la quale non sarà disponibile presumibilmente prima di un mese.
Legale della famiglia di Alex: "Forse è stato gettato giù da qualcuno"
Alex Marangon "più che buttarsi è stato lanciato da qualcuno da un terrapieno". E' l'ipotesi dell'avvocato Nicodemo Gentile, uno dei legali dei familiari del barista di Marcon (Venezia), trovato morto su un isolotto del Piave il 2 luglio scorso. "Seguiremo con la massima attenzione e con dei nostri consulenti tutti gli accertamenti e i sopralluoghi che verranno fatti. Anche perché è necessario capire se ci sono delle situazioni che possono far dire che Alex è caduto o si è buttato da quel terrapieno, se ci sono alberi spezzati, rami, foglie o segni ematici" ha detto all'ANSA.
"Chiediamo con forza che siano fatte verifiche anche su tutti i soggetti presenti a quel rituale di cura circa l'uso di sostanze che, se venissero riscontrate, avrebbero alterato il loro ricordo e la genuinità delle dichiarazioni" dice Gentile. "Continuiamo a pensare - ha detto all'ANSA - che Alex era andato in questo posto per vivere un momento intimo di serenità e spiritualità e purtroppo è stato trovato morto con grandi botte alla testa. Ci dispiace - ha concluso - che si continuano a fare accertamenti che invece dovevano essere condotti prima".
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