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28 novembre 2024

Treviso

Truffe agli anziani, nella Marca scoperti e denunciati 100 truffatori

Nei giorni scorsi denunciate 4 persone responsabili di numerose truffe e furti ai danni di anziani, utilizzando la “tecnica dell’abbraccio”, nei comuni dell'hinterland

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

carabinieri Treviso, Prefetto Sidoti, Conte, Colladon

TREVISO - Dal 1 gennaio 2023, l’Arma dei carabinieri del comando provinciale di Treviso è riuscita a identificare ben cento truffatori: 98 le persone denunciate e due arresti per truffe e furti ai danni degli anziani. Un numero allarmante considerato che tante volte il fatto non viene denunciato dagli anziani per paura o vergogna.

Proprio per contrastare questo odiato fenomeno l’Arma dei carabinieri ha intrapreso una serie d’iniziative per accrescere l’incidenza dei servizi di prossimità in favore della popolazione anziana, tra cui: la distribuzione nelle parrocchie della diocesi Vittorio Veneto di un numero elevato di opuscoli contenenti le buone pratiche da assumere per evitare di rimare vittime del caso. La distribuzione nella Provincia di Treviso di numerose locandine, formato A3, da affiggere nei luoghi maggiormente frequentati dalla popolazione anziana che sono state distribuite, grazie ad un accordo con l’azienda ULSS2 Marca Trevigiana e con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Treviso, nei locali delle diverse strutture sanitarie maggiormente interessate e nelle farmacie della Provincia. E ancora l’affissione delle locandine e la distribuzione di un diverso numero di opuscoli pieghevoli negli esercizi pubblici grazie alla collaborazione raggiunto con la Camera di Commercio di Treviso-Belluno e di altri Enti ad essa collegati.

Da oggi, inoltre, grazie alla collaborazione con Mom – Mobilità di Marca sono state applicate sulle fiancate e sul retro di quattro autobus per il trasporto urbano ed extraurbano delle vetrofanie contenenti l’immagini di militari intenti a rassicurare una coppia di anziani nonché la locandina tematica predisposta nell’ambito della campagna nazionale.

Oltre all’attività di prevenzione, l’istituzione è impegnata anche nell’attività di contrasto al fenomeno in questione conseguendo risultati operativi. In questo ambito i Carabinieri di Treviso, all’esito di un’articolata indagine, hanno: eseguito una misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Villorba per anni tre, nei confronti di due pregiudicati, di 18 e 27 anni originari della Campania, resisi responsabili, nello scorso mese di marzo, di una truffa in danno di un anziano di Villorba con la tecnica del finto Carabinieri, inducendo la vittima a consegnare denaro ed oggetti preziosi nella convinzione che servissero a pagare una presunta “cauzione” nei confronti di un loro congiunto trattenuto a seguito di un incidente stradale. Nel corso della perquisizione, delegata dalla Procura della Repubblica trevigiana, venivano rinvenuti e sequestrati capi d’abbigliamento e telefoni cellulari usati durante la commissione del reato.

Infine, sono stati denunciati quattro soggetti, due uomini e due donne, tra i 25 ed i 35 anni, con precedenti specifici e domiciliati a Mestre, perché ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro di numerose truffe commesse, tra l’agosto 2022 e l’ottobre 2023, in danno di ultraottantenni residenti nei comuni di Preganziol, Zero Branco, Mogliano Veneto, Casale sul Sile e Quinto di Treviso, con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”. Il modus operandi, individuato dai militari dell’Arma, era sempre lo stesso: le donne avvicinavano gli anziani per strada o nelle pertinenze della loro abitazione e fingendosi un parente, ovvero come riconoscenza per un gesto di cortesia, li abbracciavano “sfilandogli” rapidamente l’orologio, la catenina d’oro o il portafoglio. Quindi si allontanavano in fretta per salire sull’auto condotta da uno degli uomini, che parcheggiavano poco distante, facendo perdere le loro tracce. In alcuni casi gli autori, dopo aver sottratto il portafoglio, prelevavano altro denaro da sportelli bancomat utilizzando la carta di credito delle vittime.

Il paziente lavoro dei Carabinieri, attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza, dei lettori targhe nonché delle testimonianze, avvalorate dai riconoscimenti fotografici, consentiva di dare un volto ai presunti autori che, in ragione di quanto accertato, venivano denunciati in stato di libertà. Gli episodi certi, sette in totale, sono stati oggetto di contestazione, da parte della Procura della Repubblica di Treviso, dei reati di furto aggravato continuato in concorso nonché di indebito utilizzo di carte di pagamento.


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