I progetti della giunta Balliana non convincono le opposizioni
“Grandi sogni con cui non si vive quotidianamente”
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Presentato, venerdì sera in consiglio comunale, il documento unico di programmazione (dup) 2025-27 redatto dalla giunta Balliana. Si tratta di 133 pagine in cui vengono riassunti gli obiettivi, suddivisi in 10 macro-aree, dell’amministrazione comunale, «strumento di guida strategica del comune» ha evidenziato il sindaco Mirella Balliana presentandolo. Il documento, ha annunciato il sindaco, sarà illustrato ai cittadini nel corso di incontri pubblici di prossima pianificazione.
Ciascun assessore in aula ha presentato le priorità per le proprie aree di competenza. De Antoni ha annunciato uno sforzo per assegnare maggiori risorse al capitolo personale, De Nardi ha evidenziato come il mercato degli affitti sia oggi carente e come si attenda l’esito sulla vicenda legale dei derivati che potrebbe portare ulteriori risorse da investire. Padoan ha sottolineato la volontà di rilanciare i musei come spazi comunali e Dus, quando a pianificazione ed urbanistica, ha annunciato che il prossimo obiettivo sarà portare la prima variazione al Prg dopo l’entrata in vigore del Pat. Il vicesindaco ha poi indicato come priorità la valutazione di idee per il recupero di villa Papadopoli e l’avvio da parte dei privati del recupero dell’ex Carnielli. Ceccarini ha confermato il massimo impegno del comune per l’ambito sociale a 360 gradi. Il sindaco ha indicato come priorità piscine e campo da rugby, la costituzione di un ufficio relazioni con il pubblico, un aumento della cultura della protezione civile tra cittadini ed ha posto l’accento sul commercio.
Le opposizioni hanno bocciato – con eccezione del voto favorevole del consigliere di FdI, Thomas Toffoli – il dup. «Qui manca la concretezza: la nostra idea di città non corrisponde a questa» ha sottolineato Antonella Caldart, capogruppo di La persona al centro. «Prendo atto – ha commentato il consigliere Gianantonio Da Re (lista Da Re) – che l’assessore Giulio De Antoni ha cambiato idea sul sottopasso di via Cal Alta visto che, avendolo inserito fra le opere, ora intende fare. Non trovo invece traccia di quanto volete fare dell’ex aerocampo di San Giacomo di Veglia». «Cosa farete dopo che queste opere, avviate durante l’amministrazione Miatto, saranno completate?» ha chiesto Caldart «Come farete fronte alla maggiore spesa per le aperture aggiuntive dei musei civici che Rinascita Civica quando sedeva all’opposizione, quindi gli allora consiglieri Balliana e De Bastiani, ci chiedeva?» ha chiesto l’ex assessore alla cultura Antonella Uliana. «Quando andrete a tagliare le 1.300 piante del noceto al di là della ferrovia in zona industriale per creare nuovi spazi, non volendo concedere alle aziende l’area del parco Dan, voglio vedere se ci sarà polemica come per il taglio di pochi alberi sul sentiero di Santa Augusta» ha osservato Gianluca Posocco (La persona al centro).
Quanto alle opere pubbliche, l’assessore De Antoni ha spiegato che il piano di quanto previsto per i prossimi anni sarà presentato in aula il prossimo mese e sul sottopasso ha evidenziato come «l’opera sia rimasta ferma per 3 anni, facendola lievitare ora a 5,1 milioni di euro rispetto ai 2 iniziali, quando all’epoca c’erano le risorse per farlo». Sui musei e le ulteriori aperture l’assessore Enrico Padoan, replicando ad Uliana, ha detto che ci sono delle valutazioni in corso. Quanto all’ampliamento della zona industriale al di là della ferrovia, il sindaco ha replicato a Posocco ricordando che «è stata una scelta vostra quella».