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03 gennaio 2025

Cronaca

Stipendi privati: al Nord guadagni del 50% più alti rispetto al Sud

In media uno scarto di 8.450 euro lordi l'anno

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

foto d'archivio

VENEZIA - Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti del settore privato in Italia continuano a essere significative, con il Nord che supera il Sud di quasi il 50%. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, i dipendenti del settentrione guadagnano in media 2.000 euro lordi al mese, mentre nel Mezzogiorno il valore scende a circa 1.350 euro. Questo si traduce in un divario annuale di 8.450 euro lordi, una forbice che si allarga ulteriormente nel mese di dicembre, con l'erogazione della tredicesima mensilità.  

Nonostante l’abolizione delle gabbie salariali nel 1972 e l’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (Ccnl), le disparità retributive tra le regioni italiane rimangono evidenti. Secondo la Cgia, le cause sono molteplici: il costo della vita e la produttività più elevati al Nord, la concentrazione di contratti precari al Sud e la presenza limitata di grandi aziende, multinazionali e istituti finanziari nelle regioni meridionali. Questi ultimi, infatti, tendono a garantire salari più alti rispetto alle piccole e medie imprese, che sono più diffuse nel Mezzogiorno.  

Nel 2023, il monte salari lordo dei 17,3 milioni di dipendenti privati italiani ha raggiunto i 411,3 miliardi di euro, con una retribuzione media mensile di 1.820 euro, in aumento del 3,5% rispetto al 2022. Tuttavia, questa crescita non è stata sufficiente a compensare l’inflazione, che nello stesso periodo ha segnato un +5,7%.  

La provincia con i salari medi più alti è Milano, dove nel 2023 i lavoratori privati hanno percepito una media mensile di 2.642 euro lordi. Seguono Monza-Brianza (2.218 euro) e le province lungo la via Emilia, come Parma (2.144 euro), Modena (2.129 euro), Bologna (2.123 euro) e Reggio Emilia (2.072 euro). Nel Mezzogiorno, la prima provincia in classifica è Chieti, al 55° posto con uno stipendio medio di 1.598 euro.  

Le province con i salari più bassi sono Nuoro (1.129 euro), Cosenza (1.140 euro) e Trapani (1.143 euro), con Vibo Valentia che chiude la graduatoria nazionale. Qui, i lavoratori percepiscono in media appena 1.030 euro al mese, meno della metà rispetto ai colleghi milanesi.  

Questi dati evidenziano come il divario retributivo tra Nord e Sud rimanga una delle principali sfide per il mercato del lavoro italiano.

 


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| modificato il:

Gianandrea Rorato

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