MONTEBELLUNA – Capita spesso che usando il telepedaggio non si controlli subito a quanto ammonta l’importo pagato. Ed è proprio quanto successo a Claudio, automobilista residente nel Montebellunese che sfogliando il suo estratto conto, dei mesi scorsi, ha notato un pagamento insolito, 21,70 euro di pedaggio. Una cifra certo non esorbitante ma che lo ha incuriosito, visto che non ricordava di aver fatto lunghi tragitti in autostrada. Approfondita la cosa ha scoperto che l’importo era relativo al tragitto Montebelluna a Treviso Sud, insomma, un viaggetto davvero esoso visti i pochi chilometri percorsi.

Ma ecco la sua puntuale ricostruzione dell’accaduto: «Vengo al dunque, in data 14/06/24 entro in SPV (Strada Pedemontana Veneta) a Montebelluna ed esco a Treviso Sud (autostrada A27) e dopo aver verificato il mio estratto conto del mio fornitore per il telepedaggio, Unipolmove, mi risultano ben 21,70 euro di spesa solo per aver fatto poco più di 14 km». Si proprio così, solo 14 chilometri! Sconcertato per quanto ha scoperto Claudio ha fatto una piccola indagine online, per capire il perché di un importo tanto oneroso a fronte di un breve tragitto.

«Faccio una ricerca con https://www.infoviaggiando.it/pedaggi e mi viene confermata la cifra di 21,70 euro, per Montebelluna-Treviso Sud»: ma scopre anche una particolarità che lo induce a pensare che ci sia un problema nel software che calcola il pedaggio. «Se nella ricerca scrio MONTEBELLUNA - TREVISO A27-SPV (barriera sulla SPV) l’importo è di 22,60 euro, ma se invece scrivo MONTEBELLUNA - TREVISO SPV-A27 l’importo che risulta dalla ricerca nel sito è di 2,70 euro. Quindi penso che di sicuro ci sia qualcosa che non va». Insomma, invertendo A27-SPV con SPV-A27 su Treviso, pur se il tragitto è lo stesso l’importo però decuplica. Interessante anche verificare l’importo del tragitto Montebelluna-Treviso Nord che ammonta a ben 22,40 euro. (vedi tabelle sotto)

A questo punto inizia il “calvario” di Claudio che preoccupato, non tanto di essere risarcito, ma bensì di segnalare l’errore decide di rivolgersi a diversi uffici. Scrive quindi a reclami@autostrade.it e dopo qualche giorno riceve il messaggio dal suo operatore di posta elettronica “il messaggio è stato eliminato senza essere letto”. Decide quindi di rivolgersi al fornitore del telepedaggio, la Unipolmove, che con sollecitudine risponde subito chiarendo che pur concordando che la circostanza faccia pensare a un problema, non è nelle loro competenze risolverlo. Claudio si limita a riassumere la posta elettronica inviata, ma sottolinea di aver fatto diverse telefonate e di essersi recato anche a uno sportello, senza ottenere alcun risultato.

Parte quindi l’ennesima mail, questa volta a servizioclienti@superstradapedemontanaveneta.it che a dirla tutta risponde in tempi brevi, con questo messaggio: “Gentile Utente, Al fine di analizzare la Sua segnalazione, siamo cortesemente a richiedere numero di targa del veicolo utilizzato in transito. Ringraziando porgiamo cordiali saluti”. Immediatamente l’automobilista risponde fornendo il numero di targa ma a oggi non è più giunta alcuna risposta. Insomma, nulla di fatto per il povero Claudio che conclude: «Ora mi chiedo se anche altri siano stati vittime di un pagamento errato ed esoso? Ma soprattutto, è mai possibile che non ci sia qualcuno disposto a dare delle risposte agli utenti?»

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