PROPAGANDA ELETTORALE SUI BUS, CASELLATO CONTRO MURARO
Il presidente risponde all’interpellanza del Pd dicendo di non sapere cosa faccia La Marca, di cui l’Ente è socio di maggioranza
| Laura Tuveri |
TREVISO - Interpellanza del Pd al consiglio provinciale sulla pubblicità elettorale sui bus: “Muraro si nasconde” afferma la candidata alle provinciali, Floriana Casellato (Pd). "Se questa è la risposta, Leonardo Muraro è evidentemente inadatto al ruolo di presidente della Provincia, perché non vuole tutelare gli interessi pubblici neppure essendo pienamente nella condizione di farlo. O non vuole dire la verità o è incapace di esercitare le funzioni della Provincia, che è l'ente controllante" attacca il sindaco di Maserada, sua più temibile avversaria.
La risposta di Muraro all’ interpellanza, presentata lo scorso 24 marzo, in cui si chiedeva al presidente della Provincia di esercitare le prerogative del socio controllante La Marca spa rispetto alle condizioni a cui l'azienda offre ai candidati e alle liste l'accesso agli spazi pubblicitari presenti negli autobus che svolgono il servizio, non è affatto piaciuta al Pd e alla sua candidata alla presidenza dell’ente Provincia. Muraro sostiene, infatti, di non essere nelle condizioni di fornire gli atti del contratto da lui sottoscritto come candidato della Lega Nord, né le modalità di vendita e accesso degli spazi pubblicitari.
"Muraro - prosegue Casellato - sostanzialmente dice che, malgrado la Provincia di Treviso detenga il 76,92% della Spa, l'Ente non ha accesso agli atti relativi alle attività contrattuali dell'azienda. Cosa assurda, una presa in giro. Ne deduco, quindi, che Muraro o ha la coda di paglia e non vuole dire la verità, cosa di cui non mi stupirei, oppure è incapace di esercitare un diritto dovere come presidente del soggetto controllante, ovvero sapere delle attività della Marca. Se la prima possibilità sarebbe vergognosa, la seconda è addirittura scandalosa".
"La verità – conclude il candidato del centrosinista - è che Muraro, uno dei protagonisti dell'occupazione del territorio da parte della Lega che ha colonizzato ogni posto lottizzabile, tratta la Provincia, e quindi anche la Marca spa, non come soggetti che appartengono alla società civile trevigiana ma come "roba sua". Segno evidente di come la Lega sia lentamente diventata organizzazione di regime, che fa gli interessi propri, non certo quelli dei trevigiani".