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10 novembre 2024

Italia

Crisi, Squinzi al governo: ''Non ci sono misure incisive per ripartire''

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Giorgio Squinzi

STRESA (Vco) - ''Non ci sono provvedimenti incisivi per la ripartenza, in particolare per ricerca, innovazione e infrastrutture''. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine dell'assemblea degli imprenditori del Verbano Cusio Ossola.

''Il tempo è poco fra tre mesi il governo avrà esaurito il suo compito, in prospettiva non vedo tempo per altri provvedimenti, portare a compimento quelli varati sarebbe già un discreto segnale'', ha aggiunto, ribadendo che al governo ''chiediamo il completamento dei provvedimenti avviati, come la spending review, la legge di stabilità, la semplificazione e quel minimo di riforma positiva del titolo V''.

''Ci sono segnali positivi, altri meno - ha spiegato - la riduzione dell'Irpef, per esempio, è un fatto positivo e va bene per le famiglie, ma non è una misure a favore delle imprese''.

Poi, in merito all'accordo sulla produttività tra imprenditori e sindacati, Squinzi ha risposto: "Stiamo lavorando e qualche risultato positivo c'è. Stiamo cercando di raccogliere il consenso di tutte le parti sociali su misure per migliorare e aumentare la produttività". "Dobbiamo essere compatti - ha affermato - se poi qualcuno si vuole defilare ne prenderemo atto, in ogni caso prevalga il consenso, pensiamo positivo".

Quindi il capitolo Fiat. Interpellato sull'esito dell'incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati firmatari, durante il quale, è stato riportato, l'ad del Lingotto ha confermato che non ci saranno chiusure di stabilimento, Squinzi ha sottolineato: ''Se è vero, lo valuto positivamente, in questo momento ci sono molti annunci da parte delle imprese, non solo da Fiat, preferirei meno annunci e più cose concrete''. ''Non dimentichiamo - ha osservato - che aveva annunciato 20 mld per il piano Fabbrica Italia, di cui poi si è persa traccia''.

"Ci stupisce che a Giorgio Squinzi sia sfuggito che dall'aprile del 2010, quando la Fiat aveva annunciato i 20 miliardi di investimenti, la situazione economica europea sia profondamente peggiorata - la replica a stretto giro di un portavoce di Fiat - Forse le sue industrie non ne hanno risentito, ma tutte le altre attività certamente sì. La polemica fine a se stessa non ci interessa''.

Il presidente degli industriali ha commentato anche la disponibilità del ministro del Lavoro a rendere meno rigida la flessibilità per i contratti a termine. ''Ci fa piacere che il ministro Fornero dia la disponibilità a rivedere parte degli accordi della riforma del lavoro, ora vediamo come si realizzerà questa disponibilità. Il ministro ha detto sei mesi, noi auspichiamo 30-40 giorni'', ha detto Squinzi.

Quanto al disegno di legge sulla semplificazione amministrativa approvato oggi dal Consiglio dei ministri, il numero uno degli industriali ha rimarcato che ''la semplificazione è la madre di tutte le riforme, è la base su cui posare la ripartenza e la crescita del Paese ma il fatto che il governo abbia varato un ddl e non un decreto è un fatto non positivo perché per convertirlo richiederà tempo''.

Sulla questione viale dell'Astronomia è intervenuta anche con una nota. Il ddl ''contiene misure che le imprese chiedono da tempo per liberare le energie e le risorse private dal peso della cattiva burocrazia'', secondo Confindustria però ''delude'' la scelta di inserire il pacchetto di semplificazioni in un disegno di legge, ''anziché in un provvedimento da subito efficace''. Le misure del pacchetto semplificazioni, ''se approvate rapidamente, rappresenterebbero una leva per lo sviluppo, facilitando gli investimenti e le iniziative economiche private, senza alcun impatto sulla finanza pubblica''.

Per il Centro Studi di Confindustria una diminuzione dell'1% dell'inefficienza della pubblica amministrazione porterebbe a un incremento dello 0,9% del Pil. ''Per questo motivo, la rapida approvazione delle semplificazioni dovrebbe rappresentare una priorità in questa delicata fase di crisi economica'', si legge nella nota.

''Delude quindi la scelta di inserire il pacchetto di semplificazioni in un disegno di legge, anziché in un provvedimento da subito efficace. Tuttavia - rimarca Confindustria - è essenziale adesso che l'iter parlamentare venga concluso in tempi rapidi''.

Viale dell'Astronomia commenta anche l'adozione da parte del Cdm della Strategia Energetica Nazionale. ''Il governo ha posto la prima pietra, rimediando a decenni di non scelte'' rileva Confindustria, sottolineando la necessità di ridurre la bolletta energetica delle imprese che ''mina alla base la competitività''.

(Adnkronos/Ign)

 



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