Alfano: "Orgoglio per la nostra storia"
E annuncia nuova squadra per rafforzare Pdl
ROMA - ''Se non c'è un po' di orgoglio per ciò che abbiamo fatto. Se non c'è un po' di orgoglio nel rivendicare che noi siamo, rispetto alla politica economica, agli ideali e ai valori di fondo dalla parte giusta della storia, non avremmo un futuro'', sprona Alfano. ''Dobbiamo ripartire proprio dall'orgoglio dei nostri valori se vogliamo realizzare il vero rinascimento del centrodestra italiano, altrimenti non avremmo la forza di ricominciare''. Angelino Alfano dal convegno di Magna Carta a Norcia sprona i moderati e annuncia che ''molto a breve presenterò la squadra politica che ci accompagnerà fino alle elezioni''.
''E' necessario irrobustire la squadra del Pdl - ha spiegato Alfano - e io stesso procederò in questa direzione con un cammino di innovazione fortissima, che annuncerò nei prossimi giorni e vedrà come protagonista la migliore classe dirigente, i migliori nostri esponenti del territorio che in questi anni hanno illustrato la bandiera del Pdl. Noi rifiutiamo le etichette che ci vengono attaccate addosso. Impediremo che ci sia una rilettura di questi anni di Berlusconi con la cronaca nera e la cronaca rosa''.
''Dal '94 l'area dei moderati ha avuto un pilastro fondamentale, chiamato Silvio Berlusconi. Attorno a lui si è edificata una grande area politica, presente nella società e nell'elettorato, che senza quel perno non avrebbe avuto la rappresentanza maggioritaria avuta in questi anni. Non credo al fallimento della Seconda Repubblica''. Alfano non ha dubbi: ''Ci sono due modi per far vincere la sinistra: votarla o non riunire i moderati. Noi abbiamo in mente di far vincere l'area alternativa alla sinistra, ed è un'area fondata sui valori''.
Quindi Alfano rivolge un appello ai leader moderati: ''Abbiate la stessa visione appassionata e generosa di Silvio Berlusconi, che ha annunciato di essere disponibile a non ricandidarsi pur di favorire la ricomposizione dell'area dei moderati''.
''Quando si parla dei moderati - spiega il segretario Pdl - si tende ad evocare un confine geografico. Non va bene, si evocano contenuti. Allora il contenuto fondamentale di ciò che dal 1948 al 1994 vi è stato, è stata la centralità della persona, la difesa del grande ceto medio italiano. ''So per certo - sottoline - che il protagonista di questi anni, Berlusconi, ha detto che per favorire la ricomposizione dell'area dei moderati è disponibile a non ricandidarsi, perché mette prima la possibile riunificazione dei moderati rispetto alla propria personale possibilità di battersi un'altra volta. Berlusconi ha detto: 'sono pronto a non ricandidarmi se la mia non ricandidatura favorisce la riaggregazione'. E noi chiediamo a tutti i leader dell'area moderata di avere la stessa visione appassionata e generosa che ha mosso Berlusconi''.
(Adnkronos)