Incarico a Enrico Letta: ''Governo di servizio ma non a tutti i costi''
ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha conferito a Enrico Letta l'incarico di formare il governo. Il vicesegretario del Pd si è riservato di accettare.
"Ho accettato con riserva secondo la formula di rito - ha spiegato il premier incaricato -. La sorpresa con cui ho ricevuto la telefonata del presidente Napolitano è pari solo al senso di profonda responsabilità che questo incarico mi fa sentire sulle spalle". Una "responsabilità che sento forte sulle mie spalle, anche più forte e più pesante della capacità delle mie spalle di reggerla", ha dichiarato.
Letta prevede l'obiettivo di tornare al Quirinale entro la fine della settimana e, se non ci dovessero essere ostacoli, presentare il nuovo esecutivo alle Camere all'inizio della prossima. Quanto alla composizione numerica del governo, l'idea del premier incaricato sarebbe di arrivare a una squadra di circa 18 ministri, come il governo Monti.
"Questo governo non nascerà a tutti i costi - ha chiarito -, nascerà se ci saranno le condizioni". "Ce la metterò tutta, bisogna dare una risposta ai tanti italiani che non ne possono più dei giochi e giochetti della politica - ha sottolineato -. Mi metto di fronte a loro con grande umiltà e senso del limite, ma anche con determinazione fortissima".
Letta si è impegnato a "utilizzare il più breve tempo possibile", per sciogliere la riserva per formare il governo. "C'è bisogno di risposte immediate. Comincerò nella giornata di domani le consultazioni alla Camera e spero nel più breve tempo possibile di tornare dal presidente della Repubblica", ha affermato.
"Se si rivotasse probabilmente l'effetto di blocco sarebbe uguale a quello attuale e non ce lo possiamo permettere", ha osservato.
"Mi appello alla responsabilità di tutte le forze politiche in Parlamento. Insisto: tutte le forze - ha sottolineato -. Parlerò con tutte le forze, perché le riforme necessarie e essenziali dovremo farle insieme con la pià larga partecipazione possibile".
"O si trova credibilità o non c'è possibilità di trovare gli strumenti per risolvere i problemi - ha aggiunto Letta -. C'è bisogno di strumenti che solo la politica puo avere. Io metterò grande impegno e determinazione per far sì che possa uscire una politica italiana diversa attraverso riforme costituzionali necessarie per ridurre il numero dei parlamentari, cambiare il sistema di bicameralismo paritario che ha bloccato il Paese, fare una legge elettorale".
A chi gli chiedeva dettagli sulla squadra di governo, ha risposto: "Il totoministri impazzerà con i nomi più improbabili... Vi dirò tutto se scioglierò la riserva quando tornerò dal presidente Napolitano. Nessun nome ancora".
"La situazione è quella che conosciamo - ha continuato -. Molto difficile. Questa situazione inedita e fragile non può continuare. Il Paese sta aspettando un governo". "Il lavoro che non c'è, le imprese che chiudono, la povertà che cresce, i giovani che vanno via dall'Italia. Il primo importante impegno - ha sottolineato - è dare risposte a queste emergenze enormi e insopportabili".
Riguardo agli altri due nomi che erano in pole per l'incarico, Matteo Renzi e Giuliano Amato, Letta ha dichiarato: sono "altri due toscani come me che stimo e di cui mi ritengo amico".
Il premier incaricato si è poi detto profondamente grato al presidente ''per il senso di dedizione al Paese'' e per il fatto di aver creato con la rielezione ''le condizioni per il tentativo che, ripeto, tentativo complesso e difficile''.
Napolitano ha espresso ''soddisfazione e serenità'' per l'incarico affidato a Letta. ''Soddisfazione - ha spiegato - perché si è aperta la strada alla formazione del governo di cui ha urgente bisogno il Paese''. ''L'unica prospettiva possibile", ha sottolineato, è quella di una "larga convergenza di forze politiche che possano garantire la maggioranza in entrambe le Camere".
Il presidente della Repubblica si è detto ''pienamente fiducioso'' sul tentativo del vicesegretario del Pd di far nascere il governo. Il capo dello Stato è convinto che ''Letta avrà successo''.
Alcune forze politiche "mi hanno espresso apertamente apprezzamenti" per la decisione di dargli l'incarico, "la mia scelta è caduta su di lui perché, pur appartenendo a una generazione giovane, ha già accumulato grande esperienza", ha detto Napolitano ripercorrendo le tappe del curriculum del premier incaricato. Per il capo dello Stato, Letta ha "caratteristiche eccellenti per un compito così delicato".
''Dai partiti, già predisposti a collaborare, non sono state poste pregiudiziali sul nome e mi è stata data tutta la libertà e massima autonomia" di azione, ha assicurato il presidente della Repubblica, spiegando che, nel dare l'incarico, ha ''tenuto conto delle consultazioni" con le forze politiche.
''Sappiamo quale sia l'impegno del Pdl - ha aggiunto - che nell'incontro di ieri è stato ribadito a me nel modo più categorico dal presidente Berlusconi''.
Napolitano ha poi lanciato un appello: ''Confido che tutti, e quando dico tutti, mi riferisco anche in particolare ai mezzi di informazione, favoriscano il massimo di distensione, piuttosto che il rinfocolare di vecchie tensioni''.
''E' essenziale in questa fase, nella quale ci sono ancora ricadute polemiche di stagioni precedenti - ha concluso il capo dello Stato -, che si affermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche impegnate a collaborare alle formazione del governo''.
(Adnkronos/Ign)