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18 aprile 2024

Montebelluna

DISERBANTE E SILICONE SULLE TOMBE

I fiori vengono puntualmente fatti morire e all’entrata della cappella si rischia l’osso del collo

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Giavera del Montello – Fiori stecchiti a causa del diserbante e silicone a terra in modo da far scivolare chi passa. Accade alla cappella in prossimità del cimitero dove sono collocate le tombe della famiglia di Neva Angioletti, originaria di Giavera ma residente a Nervesa. Una vera e propria persecuzione che va avanti da tempo. Nella cappella sono contenute le salme dei genitori e del fratello della donna. Lei, amorevolmente, vi poggia rose ed altri tipi di fiori, che puntualmente vengono fatti morire col diserbante. A nulla è valso mettere dei cancelli all’ingresso della cappella: le braccia di quello che si presume essere non tanto un vandalo quanto un accanito persecutore della famiglia passano attraverso la grata e fanno quello che vogliono lo stesso. Una situazione che aggiunge dolore al dolore. Dopo la collocazione dell’inferriata, Neva Angioletti ha pure rischiato di rompersi l’osso del collo, visto che all’ingresso della cappella era stato spruzzato più volte dello spray, una sorta di silicone particolarmente scivoloso che ha rischiato di farla cadere. La donna si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia e ora sta pensando di assumere un investigatore privato per risalire all’autore, o agli autori, dei gesti.

 



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