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12 gennaio 2025

Treviso

ANCHE ZANATA SOSTIENE IL FERDERALISMO FISCALE

Il sindaco di Preganziol, assieme a molti altri colleghi veneti, sostiene la proposta della gestire diretta ai Comuni del 20% dell'Irpef

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |


Preganziol - Nell’ambito dell’ampio dibattito sollevato dalla recente proposta dei sindaci veneti per la gestione diretta del 20 per cento dell’Irpef, il primo cittadino di Preganziol lancia un appello per un indirizzo di azione che faccia del federalismo fiscale una proposta concreta, insieme ad una reinterpretazione del ruolo delle Province.
E’ seguito con attenzione il dibattito apertosi in questi giorni con la proposta da parte dei sindaci veneti, riunitisi anche oggi a Padova, per una gestione diretta del 20% dell’Irpef. Una tesi sostenuta con convinzione anche dal sindaco di Preganziol, Franco Zanata.




Ma, nonostante i dati pubblicati in questi giorni sulla base delle cifre del Ministero dell’Interno, in merito alle percentuali medie dei trasferimenti erariali di cui godono i Comuni della provincia di Treviso, non siano affatto incoraggianti, il punto di vista del sindaco di Preganziol è che, aldilà di quanto proposto in questi giorni, è importante andare oltre.“La validità della proposta che come sindaci veneti abbiamo avanzato in merito alla gestione diretta di una quota dell’Irpef – dichiara il primo cittadino di Preganziol – è supportata dalla vasta quantità di adesioni, anche trasversali a livello politico, che è stata registrata.




A questo proposito, è fondamentale sottolineare quanto sia attesa una proposta davvero concreta, al fine di poter contare su risorse certe e definite. E quanto sia importante che i destinatari siano i Comuni. Il federalismo fiscale oggetto delle riunioni tra sindaci di questi giorni deve essere un federalismo destinato a superare i nuovi centralismi. La formula deve quindi essere “no al centralismo regionale, sì al federalismo fiscale”.Zanata interviene anche sul recente dibattito sul tema “Province sì, province no” che trova assolutamente sterile e con toni che talvolta sfiorano il ridicolo.



“Senza voler trascurare le relative revisioni a carattere costituzionale che tale indirizzo implica, è ormai forte l’esigenza di una nuova concezione del ruolo della Provincia. Alle Province va riconosciuto un indispensabile ruolo di coordinamento e di attuazione di scelte su area vasta. Ma sarebbe altrettanto indispensabile che le Province fossero nel concreto la diretta espressione degli Enti locali che sono deputate a coordinare. E quindi perché non poter pensare ad un Ente di secondo grado, con elezione indiretta, da parte dei Comuni, anziché da parte dei cittadini? Risulta evidente, a questo riguardo - conclude il sindaco di Preganziol, – la semplificazione dei livelli istituzionali e la riduzione dei costi della politica cui questo nuovo indirizzo potrebbe portare. Con l’auspicio che la politica non sia contraria a soluzioni di semplificazione; altrimenti rischiamo di fare pura demagogia”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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