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28 marzo 2024

Treviso

FLORIANA, "LA PASIONARIA DELLA PIAVE"

La candidata del Pd a presidente delle Provincia, se eletta taglierà diversi assessorati e punterà al rigore e alla trasparenza nella spesa pubblica

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FLORIANA,

TREVISO - Concretezza, rigore, trasparenza nella gestione della spesa, abolizione di assessorati inutili e di sprechi per cerimonie, convegni e inaugurazioni. Ma soprattutto effettivo ruolo di coordinamento e ascolto delle istanze dei Comuni. Sono alcuni dei principi che ispireranno il programma che sosterrà la candidatura a presidente della Provincia di Floriana Casellato, esponente del Pd.

Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale dovrebbero svolgersi il prossimo 15 maggio, salvo proroghe in caso di elezioni nazionali anticipate. Sa amministrare Casellato, dal 2004 sindaco di Maserada e da quando aveva 18 anni in politica e nel sindacato. Ha presentato ufficialmente la sua candidatura, stamani martedì 25 gennaio, Roberto Grigoletto, vicesegretario provinciale del Pd, in quanto il responsabile Quarello era indisposto.

Con un candidato del genere, di vera “razza Piave“, non come si autodefinisce Gentilini che è “razza Meschio” essendo originario di Vittorio, dice Casellato, nel senso di persona radicata al territorio e di conoscenza dei bisogni dei cittadini, Grigoletto si dice certo di riuscire ad andare al ballottaggio e di poter anche correre da soli, anche se Casellato e il partito si stanno già muovendo per valutare alleanze che guardano al centro e a sinistra, non escludendo l’inglobamento dei delusi di questo Pdl e, soprattutto, elementi della società civile, del mondo del volontariato, del lavoro, della cultura.

Ma per ora la cosa più impellente è lavorare sul programma e a tal scopo lunedì verrà formato un comitato con tale preciso scopo e che sarà successivamente oggetto di “mediazione” con gli eventuali alleati. Avere un presidente della Provincia che è anche sindaco, la pensano così tutti coloro che hanno votato Casellato all’assemblea provinciale del Pd, lo scorso 9 gennaio, significa partire con un capitale di esperienza amministrativa notevole, visto il ruolo di coordinamento che dovrebbe avere la Provincia, fatte salve specifiche deleghe, escluse quelle in più che si è presa indebitamente l’amministrazione leghista, quali la gestione del territorio, l’urbanistica, la mobilità e viabilità, l’edilizia scolastica e la formazione professionale.

A fianco di Grigoletto, oltre a Casellato, c’era anche l’ex sindaco di Preganziol, Franco Zanata, che ha perso per pochi voti la “sfida” con la collega. “Non è semplice coreografia, ma una scelta precisa. Zanata ha già cominciato a lavorare con la nostra candidata presidente al programma, o meglio a quello che preferisco definire il “progetto” del Pd. Un ticket al quale stanno già offrendo il proprio contributo praticamente tutti i sindaci del centrosinistra e tanti altri amministratori (consiglieri comunali e provinciali, assessori, ex amministratori, molti dei quali d’accordo con il nostro candidato saranno candidati”.

“Più che definirci squadra, come va moda ora, – ha detto Casellato – mi piace l’idea di gruppo per la circolarità che esprime e per il fatto che si è tutti alla pari. L’idea, poi, di candidare un sindaco come presidente comporta reali vantaggi per l’esperienza pratica di governo di un territorio che si porta dietro e altrettanto dicasi per gli assessori e i consiglieri”.

Casellato, oltre a proporre una generale riorganizzazione dell’Ente, tagliando molti spreghi inutili che secondo lei sono serviti solo per auto incensare l’immagine del presidente, propone anche la rendicontazione precisa di tutte le spese ai cittadini, ma anche l’abolizione di diversi assessorati. Già la legge ha previsto il taglio di 4 assessorati, Casellato ne taglierebbe anche altri, per esempio Servizi sociali, Sport, Cultura. Tagli che comporterebbero minori costi di gestione dell’Ente e del relativo personale al seguito che potrebbe benissimo essere trasferito ai Comuni che a causa del Patto di Stabilità non possono assumere.

Certi assessorati – ha affermato Casellato - non hanno senso e sono solo spreco di risorse economiche ed umane. Gli assessorati allo Sport, Sociale, Cultura, li hanno già i Comuni, la Provincia può sempre avere un ruolo di coordinamento su queste materie, magari in capo allo stesso presidente”. Fra i progetti della candidata e del Pd c’è un riordino generale della macchina Provincia, la reggia di Versaille, come l’ha definita Grigoletto, che seppure, per ammissione della stessa Casellato, si è trattato di un’importante recupero, è venuto a costare troppo ed è troppo vasta in termini di superficie tanto che Casellato propone di affittare alcuni spazi ad altri enti, per esempio la sede trevigiana dell’Anci, Associazione nazionale dei Comuni d’Italia, ora in affitto dall’Ulss, presso l’ex Pime.

Un’altra proposta della pasionaria del Piave, meglio della Piave (fu Dannunzio, ricorda Casellato, a ribattezzare il fiume sacro perché riteneva che la declinazione al femminile fosse poco consona) è la creazione di una Conferenza permanente dei sindaci per creare sinergie maggiori nel territorio e consentire alla Provincia di svolgere efficacemente il ruolo di coordinamento e di ricezione dei reali bisogni del territorio. Che valore aggiunto può portare una donna presidente? “Le donne capacità di essere concrete e di metterci la passione, per lo meno io cerco di metterla in tutto quello in cui credo. In genere mi metto in gioco, faccio le mie battaglie per vincerle, poi saranno gli elettori a decidere se mi vorranno, ma secondo me noi donne abbiamo questa marcia in più”.

Lo ha confermato anche il consigliere regionale del Pd, l’ex sindaco di Montebelluna, Laura Puppato, che ha elogiato le doti di ottimo amministratore dell’amica e collega Floriana nel aver sempre saputo ascoltare i suoi concittadini, risolvendo loro i problemi, ove possibile, tant’è che è stata rieletta con quasi il 54% dei consensi, rispetto al 31 % delle preferenze totalizzate nel primo mandato.

Floriana ha forza e capacità di attuare reali cambiamenti, quelli che la nostra provincia e i trevigiani meritano, grazie alla sua personalità fatta di concretezza, competenza e rigore morale. Da parte sua Zanata, che in caso di cambio della guardia al Sant’Artemio, sarà il vice di Casellato, parta di una prospettiva di governo della Provincia “attenta ai problemi e ai bisogni e non ai banchetti, alle cerimonie per promuovere se stessa.

Con la Lega al governo, che inizialmente pareva la paladina delle tradizioni, il senso profondo della modestia e del lavoro dei trevigiani, sta andando perdendosi, in virtù degli sprechi che ha perpetrato in questi anni e questo in un momento di disaffezione alla politica proprio perché la politica non è in grado di affrontare i reali problemi dei cittadini”.

 


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