EX FRAM, SI PENSA AL CONSIGLIO DI STATO
Dopo il pronunciamento negativo da parte del Tar, i cittadini si incontrano per decidere se proseguire con l’azione legale
Castelfranco - Ex Fram, i cittadini promotori del ricorso al Tar non demordono: c’è l’ipotesi di spingersi fino al Consiglio di Stato. Giovedì, alle 21, in Casetta Rossa, sede di Quartiere Verdi, i firmatari del ricorso si riuniranno per decidere in merito alla questione.
“Il ricorso è stato bocciato – afferma Alberto Freschi, uno dei sostenitori della causa –. Il Tar non ci ha dato ragione, ma non si sa che cosa potrebbe pensarne il Consiglio di Stato, quindi c’è la possibilità che decidiamo di proseguire l’azione legale. Ci incontriamo per valutare il da farsi”. Quindi non è detta l’ultima parola. Arrivati a questo punto, dopo due ricorsi considerati dal Tar inammissibili, e quindi bloccati prima ancora di entrare nel merito della questione, non si getta la spugna e si tenta il tutto per tutto.
Almeno questa è una delle due ipotesi. L’altra è che si metta tutto in un cassetto e si lasci andare avanti l’amministrazione comunale ed i proprietari dell’area per la loro strada, consentendogli di realizzare il progetto in tutta tranquillità. Ma ne vale la pena giunti a questo punto? Forse le ragioni che hanno supportato l’azione legale basteranno al Consiglio di Stato, che potrebbe quindi valutare un eventuale stop ai lavori. Il Tar alcune settimane fa in questo è stato tremendamente categorico, stroncando sul nascere la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che si sarebbe dovuta tenere in questo periodo.
“Il ricorso – recitava la sentenza del Tar – è inammissibile per difetto di legittimazione, prima ancora che improcedibile per carenza di interesse, alla luce della giurisprudenze che consente l’impugnazione della disciplina urbanistica di aree estranee a quelle di proprietà del ricorrente qualora incida direttamente sul godimento o valore di mercato delle aree stesse, o comunque su interessi propri e specifici dell’istante”.