Innalzamento falde, comitato consegna seicento firme al sindaco
Chiesto anche un incontro con l’Arpav
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO – Il Comitato Acqua di Falda, nato per trovare una soluzione al problema dell’innalzamento della falda acquifera di Castelfranco, ha consegnato 600 firme al sindaco Luciano Dussin ed all’assessore ai lavori pubblici Romeo Rosin.
Il comitato ha raccolto le firme affinché il Comune si attivi per fare in modo che l’acqua non entri più negli scantinati della abitazioni, i cui proprietari (svariate decine) sono costretti a tenere liberi con pompe idrovore azionate continuamente, facendo i conti, oltre che col disagio e i danni, anche con bollette dell’elettricità esorbitanti.
Il comitato chiede che sia avviato uno studio geologico sul territorio per capire le cause dell’innalzamento della falda, che siano programmate opere atte a contenere il livello dell’acqua e che vengano chieste ai fornitori di energia agevolazioni e facilitazioni in favore degli utenti coinvolti dal fenomeno.
«Abbiamo richiesto ai nostri interlocutori di organizzare a breve un incontro con l’Arpav, a cui potrà partecipare una rappresentanza dei cittadini coinvolti nel problema dell’acqua di falda – spiegano dal Comitato - Obiettivo dell’incontro ottenere, dall’Arpav stesso, un aggiornamento sull’evoluzione del fenomeno sul nostro territorio, unitamente a suggerimenti e idee su come fronteggiarlo adeguatamente.
Alle nostre richieste il sindaco Dussin ha risposto confermando la disponibilità dell’amministrazione e impegnandosi a sostenere le nostre proposte anche presso la Regione Veneto.
Desideriamo sottolineare come l’atteggiamento dei nostri interlocutori sia stato di piena collaborazione e comprensione; ci attendiamo pertanto riscontri positivi a breve, che non mancheremo di monitorare da vicino».