MINACCE DI MORTE VIA LETTERA PER MERYEM
La missiva è stata recapiata alla leader di "Seconda generazione" a giugno, ma solo ieri il caso è diventato di pubblico dominio
Treviso - La mosche di san Liberale resta chiuesa ma intanto qualcuno recapita una lettera con minacce di morte ai giovani marocchini e ai politici che li hanno sostenuti.
Una lettera minatoria manoscritta e anonima sarebbe stata recapitata lo scorso giugno alla presidentessa dell’associazione Seconda Generazione, Meryem Fourdaous. Da allora la Digos sta indagando sul caso, reso noto solo ieri, che aumenta la tensione dopo le scritte ingiuriose tracciate sulla nuova sede dell’associazione islamica di San Liberale e dopo lo scontro con il consigliere leghista Fanton.
«Le tue ore sono contate», si leggerebbe nel testo, stando a quanto raccontato dalla presidente dell’associazione "Seconda generazione" Meryem Fourdaos. E sopra la frase intimidatoria, una foto della giovane marocchina, con una croce disegnata sul suo volto. La lettera conterrebbe anche riferimenti e minacce ai conoscenti della ragazza, leader del movimento dei giovani musulmani di Treviso. «Sappiamo chi frequenti e dove vai». E poi si continua con minacce anche ai politici locali di centrosinistra che avrebbero partecipato, da osservatori e mediatori, alle preghiere del venerdì nel parcheggio di Monigo, nei mesi scorsi.