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18 aprile 2024

Treviso

RAVASIN CHIEDE SOSTEGNO AI SINDACI

Da dieci anni malato di Sla, l'uomo chiede una legge sul testamento biologico

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Treviso - Paolo Ravasin, da diversi molti anni colpito da Sclerosi laterale amiotrofica, dal suo letto di sofferenza, a Casa di riposo "Villa delle magnolie" a Monastier, ha scritto, con il cuore in mano, una toccante lettera ai sindaci dei Comuni della provincia di Treviso per sensibilizzarli sulla necessità di fare al più presto una legge sul Testamento biologico, che sia davvero rispettosa della dignità del malato e delle sue volontà circa la sua vita. Ravasin, 48 enne, da circa 10 malato, dal 2002 costretto a letto, non chiede, però, “una legge come quella di cui si sta discutendo, formalmente a favore delle direttive anticipate ma in realtà una vera e propria "legge anti-Ravasin", che ci porterebbe indietro di 100 anni, ma affinché sia approvata una legge che riconosca le volontà dell'individuo come insuperabili e la possibilità di rifiutare l'idratazione e l'alimentazione artificiale in quanto terapie”. Ravasin chiede ai sindaci di inserire il suo appello nell’ordine del giorno dei consigli comunali. La sua non è affatto una resa alla vita, anzi. Quel che egli chiede è la possibilità di scegliere una morte dignitosa, rifiutando ogni forma di accanimento terapeutico: “Dopo essermi impegnato a migliorare le mie condizioni di vita, ho ritenuto che fosse giunto il momento di preparare le decisioni anche sulla fine della mia vita, presto o tardi che sarà. Ho perciò preparato il mio testamento biologico, con la descrizione dei trattamenti sanitari cui non intendo essere sottoposto, che ho letto pubblicamente durante la campagna elettorale per le elezioni comunali di Treviso alle quali ero candidato come capolista per "Treviso più Europa". La battaglia di Ravasin è sostenuta anche dall’ onorevole Marco Cappato, parlamentare europeo dei radicali italiani. Qualche mese fa gli attivisti della Cellula Coscioni, di cui Ravasin è presidente onorario, avevano già tentato di sensibilizzare politici e amministratori trevigiani chiedendo loro di sostenere la legge sul testamento biologico. Le minoranze in consiglio provinciale avevano presentato una mozione in tal senso, ma la maggioranza aveva risposto picche argomentando che si trattava di un tema fuori luogo per un consiglio provinciale. Ora con questa sua lettera, Ravasin spera di avere più fortuna, anche se probabilmente saranno molti i sindaci che non se la sentiranno di prendere posizione rispetto a una questione tanto delicata e dai molteplici risvolti etici. Molti elettori potrebbero non gradire.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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