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25 aprile 2024

Treviso

Nuovo contratto collettivo per i lavoratori de La Nostra Famiglia: “Due ore di lavoro settimanali in più a retribuzione invariata”

L'associazione spiega la scelta dell'applicazione del nuovo contratto di lavoro

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La Nostra Famiglia

TREVISO - “Due ore di lavoro settimanali in più a retribuzione invariata”. E’ questo in sintesi la principale conseguenza del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente da residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione, applicato dall’associazione La Nostra Famiglia, a partire dal primo febbraio, a tutti i dipendenti del comparto non medico, addetto a tutte le 5 sedi trevigiane dell’associazione.

“Per tutti i lavoratori a tempo indeterminato in forza alla data del 1 febbraio non si determina alcuna variazione economica peggiorativa: in altre parole, la retribuzione rimane invariata e non subisce riduzioni, così come prevede il nuovo contratto collettivo”, spiega in un comunicato dopo che le organizzazione sindacali avevano sollevato il problema. “La conseguenza principale, in sintesi, è l’estensione dell’orario di lavoro a 38 ore settimanali dalle attuali 36 - sottolinea l’associazione - Si chiede quindi ai lavoratori di lavorare due ore settimanali in più a retribuzione invariata: questo è vero e questa è la realtà”.

“Ciò che ha spinto l’associazione a questa scelta è la volontà di non rinunciare, anche per il futuro, all’identità e alla missione che le sono proprie - spiega - Una realtà articolata e complessa che vuole continuare a prendersi cura dei bambini e ragazzi con disabilità e con problemi dello sviluppo e delle loro famiglie. Ciò significa operare in un comparto della sanità oneroso dal punto di vista delle risorse impegnate ma non adeguatamente valorizzate sul piano dei trasferimenti pubblici che da tempo non vengono incrementati”.

“Fedele alla sua scelta e nonostante i risultati negativi dei bilanci di questi ultimi anni - non vi sono utili né è possibile averli - l’associazione ha sempre garantito i livelli occupazionali, ha agito sulla riduzione dei costi dei servizi ottimizzando la gestione e non si è sottratta a nuovi investimenti sia per adeguare e costruire nuove strutture per la riabilitazione, sia per ottenere importanti risultati nella ricerca”.

“L’associazione ha dichiarato alle organizzazioni indacali ed a ogni singolo lavoratore il proprio impegno formale ad individuare modalità che consentano che i miglioramenti economici che potranno essere previsti in sede di rinnovo del contratto collettivo per il personale non medico dipendente da Strutture Sanitarie Private Laiche e Religiose sottoscritto da Aris-Aiop e Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl, attualmente in discussione, possano, comunque, trovare una concreta considerazione”.

 


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