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25 gennaio 2025

Castelfranco

Oltre 400 interventi robotici all’anno per il trattamento di tumori urologici allo IOV

Un trend in crescita che riguarda principalmente il carcinoma prostatico, della vescica e del rene

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

IOV di Castelfranco

CASTELFRANCO VENETO - L'Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Castelfranco Veneto si conferma un punto di riferimento per la chirurgia urologica oncologica, con oltre 400 interventi robotici annuali, un trend in crescita che riguarda principalmente il carcinoma prostatico, della vescica e del rene. Nel 2023, lo IOV ha registrato un tasso di riammissioni post-operatorie estremamente basso, pari allo 0,74% per i pazienti sottoposti a prostatectomia radicale robotica, il dato migliore in Veneto. Questa performance evidenzia l’efficacia della tecnica chirurgica e l'elevata qualità dell’assistenza. “L’alto numero di interventi ci ha permesso di diventare un centro di riferimento, standardizzando le tecniche e riducendo drasticamente le complicanze”, ha dichiarato il dottor Antonio Amodeo, direttore dell’Urologia oncologica. Anche nel trattamento del carcinoma vescicale, quando i trattamenti conservativi falliscono, lo IOV si distingue con l’esecuzione della cistectomia radicale robotica.

 

Questo intervento complesso, che prevede l’asportazione della vescica e la ricostruzione di un serbatoio per l'urina, viene realizzato senza incisioni ampie, ma attraverso piccole aperture grazie alla chirurgia robotica. "Il nostro centro è un punto di riferimento anche per i colleghi che vengono a imparare le tecniche avanzate di ricostruzione", ha aggiunto Amodeo. Per quanto riguarda il tumore renale, l'uso della tecnologia robotica "clampless" consente di eseguire asportazioni minimamente invasive, preservando il tessuto sano e riducendo i rischi post-operatori. Inoltre, lo IOV si distingue anche per la sua attività di ricerca. È il primo centro al mondo per il numero di pazienti arruolati nello studio Oncofid-P-B, che esplora soluzioni per la preservazione della vescica nei pazienti ad altissimo rischio. L’Istituto continua a puntare su ricerca, qualità e personalizzazione delle cure, come testimoniano i risultati positivi e i dati relativi ai 311 interventi di prostatectomia radicale realizzati nel 2023. La dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV, sottolinea come l’impegno nella qualità e nella ricerca continui a guidare l’Istituto: “I dati confermano il successo delle nostre scelte orientate alla qualità e all’attenzione verso i pazienti.”
 


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