Ormelle: addio a Loris Furlan, storico delegato della Fim Cisl alla Sole di Oderzo
Furlan si è sentito male venerdì sera nella sua casa di Ormelle, dove abitava da solo.
ORMELLE - Dolore e sconcerto per la morte improvvisa di Loris Furlan, 55 anni, storico delegato della Fim Cisl territoriale alla Sole (ex Plastal) di Oderzo e componente del Consiglio generale nazionale della Federazione dei metalmeccanici della Cisl. Furlan si è sentito male venerdì sera nella sua casa di Ormelle, dove abitava da solo. Ad allarmarsi, per le ripetute telefonate senza risposta, un’amica con cui aveva appuntamento e al quale non si è presentato. Perito industriale, classe 1966, Furlan era il volto della Fim alla Sole, azienda di componentistica per auto dove lavorava da 30 anni, di cui 27 vissuti da delegato sindacale. Furlan era un vero leader, non solo per gli iscritti alla Fim: negli ultimi anni è risultato il candidato più votato alle elezioni per il rinnovo delle Rsu aziendali.
“Loris - ricorda Alessio Lovisotto, segretario generale della Fim Belluno Treviso - non si sottraeva mai al confronto, anche quando si faceva serrato. Era un uomo e un sindacalista che andava controcorrente. Mai cedevole al populismo si era mantenuto umile e semplice anche nel suo look da persona di valori e non frivolezze”. Chiusi in un dolore profondo i colleghi e i delegati con cui ha condiviso tante battaglie. Lunedì il Consiglio direttivo della Fim, assieme ai suoi colleghi della Rsu, lo ricorderà con un minuto di silenzio. Cordoglio e vicinanza alla Federazione dei metalmeccanici trevigiani e alla Rsu sono arrivati anche dalla Fim nazionale, che ha ricordato Furlan sui propri canali social, e dalla Cisl di Belluno Treviso, attraverso le parole del suo segretario generale: “Quello di Loris - commenta Massimiliano Paglini - è stato un decesso improvviso che ci ha colpiti enormemente. Era un delegato conosciuto e stimato da tutti, presente e disponibile con i lavoratori. Resterà un vuoto enorme per la passione con cui svolgeva il suo servizio per le lavoratrici e i lavoratori”.