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29 marzo 2024

Treviso

PAESE, GUERRA DI DENUNCE TRA IL COMUNE E IL TENNIS CLUB

L'associazione pronta a contro-querelare

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

PAESE, GUERRA DI DENUNCE TRA IL COMUNE E IL TENNIS CLUB

PAESE – Pronte denunce e controdenunce. Così è ufficialmente scoppiata la guerra tra il Comune e il Tennis Club. All’indomani dell’annuncio da parte della giunta Pietrobon di una querela per appropriazione indebita contro l’associazione che ha gestito i campi di via Olimpia dal 1996 allo scorso giugno, infatti, la reazione dei vertici del circolo sportivo è durissima e culmina nella preparazione di una contro-querela per diffamazione.

Villa La Quiete, in buona sostanza, accusa il Tennis Club di aver abbandonato il centro nel degrado e, per di più, di aver fatto man bassa di macchinari, tra cui una lavapavimenti, comperati con i soldi del Comune. Per il Tennis Club, però, le cose non stanno affatto così. Entrambi dicono di aver le carte per dimostrare le proprie ragioni. L’unica certezza, per ora, è che la scadenza della convenzione, a cui è seguito un bando per assegnare la gestione del centro, è stata tutt’altro che indolore.

E adesso gli strascichi arriveranno in tribunale “Contrariamente a quanto detto dal sindaco e dall’assessore Carraro, nessun bene né alcuna attrezzatura è “scomparsa”. Anzi, tutti i beni di proprietà del Comune sono stati restituiti, compresa l’idropulitrice – mette in chiaro Andrea Mirabile, legale del presidente dell’associazione sportiva, Roberto Tognetti – il Tennis Club ha tenuto per se unicamente le attrezzature che ha acquistato e che gli appartengono, vale a dire la copertura invernale del campo da tennis, taluni paletti ed altri complementi di ancor minor valore”.

Tanto che lo stesso Club si era rivolto al municipio, il 10 ottobre, per chiarire il tutto. Ma la risposta non è mai arrivata. Ad arrivare, invece, è stata la querela. “Gli impianti son stati restituiti in buone condizioni – continua Mirabile – lascia sconcertati che il Comune, invece di confrontarsi, abbia preferito diffondere notizie non vere e gravemente lesive della reputazione del mio cliente”.

“Non ci aspettavamo certo un epilogo del genere, visto che abbiamo fatto noi l’ultima comunicazione al Comune e attendiamo ancora una risposta – chiosa il presidente del Tennis Club, Roberto Tognetti – la lavapavimenti? Un funzionario municipale ci ha detto che era nostra, poi ci è arrivata una diffida e l’abbiamo riconsegnata. Noi abbiamo provato di tutto per trovare una soluzione”. Ora toccherà ai giudici.

 



Mauro Favaro

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