PAESE, PIANO DEGLI INTERVENTI: «IL SINDACO LO RITIRI»
Un avvocato interpellato dall’on. Zanoni ha decretato l’illegittimità del piano
PAESE - Zanoni e Cristina Fucile (nella foto), capogruppo in Consiglio comunale di Paese, scrivono al sindaco di Paese, Francesco Pietrobon, per chiedere il ritiro del PI. Lo fanno dopo la conferenza dello scorso 29 giugno, organizzata dallo stesso on. Andrea Zanoni – europarlamentare del gruppo Alde e IdV e presidente di paeseambiente, per smascherare il Piano degli Interventi del Comune di Paese.
L’amministrazione comunale di Paese ha, infatti, considerato come superficie agricola anche quella di alcune delle numerose cave presenti nel territorio comunale, per poter aumentare la superficie cementificabile. Un artifizio che non è certo passato inosservato al presidente di Paeseambiente, che per mettere in luce problematicità del PI, ha organizzato una conferenza pubblica.
Tra i relatori, anche il noto avvocato amministrativista, Matteo Ceruti, che ha esposto un parere giuridico, redatto su richiesta di Zanoni, che mette in evidenza l’illegittimità dell’operazione voluta dalla maggioranza che governa il Comune di Paese. “Ho scritto una lettera al sindaco di Paese, Pietrobon, chiedendo la modifica del Piano di Interventi. Inoltre, ho allegato il parere dell’avv. Ceruti che esclude la legittimità dell’operazione. Quello che stanno portando avanti rappresenta solamente un danno per i cittadini del Comune di Paese” continua l’europarlamentare “poiché porterà esclusivamente nuovo cemento sul nostro territorio, grazie all’escamotage di considerare superficie agricola la superficie delle cave” dichiara Zanoni.
Fra l’altro il parere dell’avv. Ceruti evidenzia la mancanza del la nuova VAS – Valutazione Ambientale Strategica – oltre al fatto che lo stesso PAT – Piano di Assetto del Territorio – stabiliva per le stesse cave la ricomposizione ambientale e non la destinazione agricola.
“L’avvocato, infine, ha posto in evidenzia come gli stessi agronomi, chiamati a fornire un parere, nel PAT avessero concluso esclusivamente per la destinazione ambientale delle cave, mentre nel Piano degli Interventi hanno acconsentito alla destinazione agricola delle stesse, solo per assecondare la maggioranza che sostiene il sindaco”. La lettera è stata indirizzata per conoscenza anche al Difensore Civico della Regione Veneto, nonché all’Assessorato all’ambiente della Provincia di Treviso e all’omologo in Regione.